Il fatto
18.10.2024 - 07:30
La Corte di Cassazione ha confermato le condanne a 26 anni per Alinno Chima e a 22 anni per Mamadou Gara, coinvolti nella morte di Desirée Mariottini, avvenuta il 19 ottobre 2018, mentre le pene per gli altri due imputati, Brian Minthe e Yousef Salia, erano già definitive, rispettivamente 18 anni e ergastolo.
Con la sentenza arrivata ieri si chiude un lungo percorso giudiziario. La Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati dagli avvocati degli imputati, consolidando le responsabilità per la tragica morte della 16enne avvenuta in un tugurio di via dei Lucani a Roma.
«Niente e nessuno ci ridarà indietro nostra nipote, ma finalmente abbiamo messo un punto», sono state le parole dei nonni al termine dell’udienza.
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