Il fatto
02.11.2024 - 08:46
Il conducente dell’auto che ha invaso la corsia di marcia opposta giovedì sera in via Santa Maria, centrando in pieno la moto di Gianluca Marangon, l’uomo di 43 anni morto sul colpo per la violenza dell’impatto, è indagato in stato di libertà per il reato di omicidio stradale. Non si tratta solo di una procedura d’ufficio, ma di un’ipotesi di reato dettata dalla condotta di guida dell’uomo di 41 anni, sospettato di avere azzardato un sorpasso, al volante della Ford Puma intestata alla compagna, proprio nel momento in cui sopraggiungeva la Ktm Adventure 1190 della vittima.
L’automobilista che avrebbe compiuto la manovra costata la vita al centauro di Borgo Faiti, sarà ascoltato nei prossimi giorni dalla Polizia Stradale del distaccamento di Aprilia per ricostruire i fatti dal suo punto di vista. Trasportato in ospedale per le contusioni rimediate nello scontro, le sue condizioni non sono gravi, ma il suo interrogatorio è stato posticipato per assicurargli le cure e dare la priorità agli accertamenti tecnici irripetibili effettuati giovedì sera sul luogo della tragedia.
Sul luogo della tragedia gli agenti della Polstrada hanno ascoltato però un testimone indiretto, un giovane automobilista che precedeva l’indagato al volante della sua vettura. Quest’ultimo ha dichiarato di non essersi accorto della manovra compiuta dalla macchina che lo seguiva, ma di avere soltanto avvertito il boato dell’impatto tra questa e la moto che procedeva in senso opposto.
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