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Il caso

Due arresti per le rapine nei bar all’alba

Operazione congiunta di Polizia e Carabinieri, in carcere Davide Tomassini e Michele Saltarelli di 30 e 22 anni

Due arresti per le rapine nei bar all’alba

Dopo mesi di indagini due giovani che vivono tra Latina e Cisterna sono finiti dietro le sbarre, indiziati di avere consumato le due rapine, prima dell’alba, la mattina del 7 maggio scorso ai danni di due bar, La Dispensa di Borgo Carso, in periferia, e il Bar Massimo di via Villafranca, alle porte del capoluogo pontino. Le indagini congiunte di Polizia e Carabinieri hanno permesso alla Procura di raccogliere concreti indizi a carico di Davide Tomassini e Michele Saltarelli, rispettivamente di 30 e 22 anni, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina.
Gli investigatori avevano avuto subito contezza del fatto che a colpire, quel giorno, erano state due persone diverse, ma in rapida successione nell’ambito di uno stesso disegno criminale. Insomma, era chiaro sin da subito che i due banditi avessero colpito insieme, alternandosi nei ruoli di rapinatore e autista, probabilmente disponendo di due armi diverse, forse repliche di armi autentiche. Innanzitutto perché, sebbene non corrispondessero le descrizioni degli uomini incappucciati entrati in azione, comunque i testimoni riferivano di avere visto la stessa vettura, una Fiat Panda. Diverse erano anche le armi descritte dalle vittime, ma del resto nel primo caso l’autore della rapina aveva perso il carrello della semiautomatica, rimasto sul bancone dopo la sua fuga.

Il modus operandi era pressoché identico. In entrambi i casi i banditi avevano fermato la vettura a debita distanza, probabilmente nella speranza che non venisse notata da occhi indiscreti, perché l’utilitaria era riconducibile a uno dei due giovani. Nel primo caso, intorno alle 5:25, era sceso un ragazzo alto, col volto travisato con mascherina anticontagio e occhiali da sole. Puntando la pistola ai presenti aveva fatto il giro del bancone per prendere e portare via il registratore di cassa intero, al cui interno c’erano alcune centinaia di euro. Quindi i due erano scappati prendendo strada Congiunte e poi via Epitaffio: un quarto d’ora dopo erano già in via Villafranca. Nel secondo caso era sceso un ragazzo più basso, che aveva puntato l’arma contro il gestore del locale e contro i clienti che consumavano la colazione, quindi come il complice aveva strappato il registratore di cassa con i contanti, anche in quel caso alcune centinaia di euro.

Dei due episodi si sono occupati gli investigatori di Polizia e Carabinieri, che avevano subito indirizzato le indagini per il verso giusto. La svolta era arrivata una settimana dopo, quando una pattuglia dell’Arma aveva identificato proprio i due sospettati, a bordo di una Fiat Panda come quella descritta per le due rapine, nei pressi di un bar che resta aperto tutta la notte. Oltretutto Tomassini era reduce da un periodo di detenzione, scontato sempre per fatti analoghi, sia rapine che furti con scasso, consumati nel 2016 con Alessandro Anzovino, fratello dei Travali.

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