Il fatto
11.11.2024 - 10:29
Sbagliata nella forma e nei contenuti la delibera con cui il Comune di Formia aveva allungato automaticamente le concessioni balneari con la delibera di giunta del 29 dicembre 2023. Il Tribunale amministrativo l’ha annullata in accoglimento del ricorso dell’Autorità Granate del Mercato e della Concorrenza, rappresentata dall’avvocato Paola Razzano. L’azione legale chiamava in causa anche tre stabilimenti beneficiari, ossia Lido Celeste sas, Lem &C, Bagni Parisi. Va detto che il Comune di Formia non ha difeso il suo provvedimento con nessuna argomentazione poiché non si è nemmeno costituito in giudizio.
Nella sentenza appena pubblicata dal Tar, il relatore, Riccardo Maria Bucchi sottolinea che una delle motivazioni principali a base della proroga era del tutto infondata. Il riferimento è alla «scarsità della risorsa di spiagge libere», valore tratto da un computo nazionale che, comunque, non è valido per le singole località con demanio marittimo. Si legge nel verdetto: «...la disapplicazione della proroga in argomento si impone prima e a prescindere dall’esame della questione della scarsità delle risorse, in quanto, anche qualora si dimostrasse che in alcuni casi specifici non vi sia scarsità di risorse naturali, le suddette disposizioni, essendo di natura generale e assoluta, paralizzano senza giustificazione alcuna l’applicazione della Dir. 2003/126/CE (Bolkestein ndc) e precludono in assoluto lo svolgimento delle gare». Il Tar di Latina fa poi un richiamo generale e afferma che «devono essere disapplicate... tutte le disposizioni nazionali che hanno introdotto e continuano ad introdurre, con sistematica violazione del diritto dell’Unione, le proroghe delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative».
La sentenza è posteriore all’ultima dilazione del Governo nazionale che, però, non implica gli automatismi, bensì concede più tempo indire le gare. Il Tribunale amministrativo ha altresì riconosciuto che, come invocato dall’Autorità, la Giunta comunale con la delibera di dicembre 2023 è incorso in «eccesso di potere per travisamento dei fatti, contraddittorietà e irragionevolezza manifesta; violazione dei principi di imparzialità, proporzionalità e ragionevolezza dell’agire amministrativo; violazione delle norme e principi concorrenziali». A questo punto ricomincia tutto dall’inizio e in vista della fine dell’anno l’amministrazione comunale dovrà regolarsi di conseguenza, non potendo prescindere dal giudicato su quanto varato lo scorso anno. Tuttavia presso il Comune di Formia non vi è traccia, al momento, nemmeno dell’avvio dell’iter di una gara pubblica per l’assegnazione del demanio maruttimo.
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