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Strage di Cisterna, in aula il racconto di Desirée

Imputato Christian Sodano accusato di duplice omicidio volontario aggravato

Strage di Cisterna, in aula il racconto di Desirée

Desirèe Amato (foto di Roberto Silvino)

È iniziata la deposizione di Desirée Amato nell'aula della Corte d'Assise di Latina nel processo che vede imputato il suo ex fidanzato: Christian Sodano il finanziere che ha ucciso la madre e la sorella della giovane a colpi di pistola. La strage era avvenuta il 13 febbraio del 2024 a Cisterna. Questa mattina Desirée ha chiesto di essere ascoltata protetta da un separé per non vedere in faccia Sodano. Durante la deposizione ha pianto quando ha ricostruito i fatti e l'omicidio della madre e della sorella. "Volevo lasciarlo ma lui non voleva. Mi minacciava e mi controllava. Se salutavo un ragazzo mi diceva che non dovevo perché era una mancanza di rispetto nei suoi confronti - ha raccontato- una volta in vacanza a Cuba dove c'erano anche i miei genitori abbiamo litigato. Lui mi disse che non gli avevo dato importanza e mi disse "nemmeno mangi".

Sodano è accusato di aver ucciso Nicoletta Zomparelli e René Amato, madre e sorella della sua ex con la pistola di ordinanza.. Il pm Marina Marra contesta l'omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. La ragazza ha ricordato anche dei messaggi ricevuti sul telefono: "Ricordo che mi scrisse: Faccio una strage non mi ferma nemmeno l'Esercito".

L'imputato come nella scorsa udienza sta seguendo il processo accanto ai suoi avvocati Teson e Palombi. Desirée sta ripercorrendo i cinque mesi della relazione e i tentativi dell'imputato di controllarla continuamente e di allontanarla dagli affetti familiari e dagli amici. In aula ci sono i suoi familiari e il sindaco di Cisterna Valentino Mantini.

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