Strage di Cisterna, l'ex di Sodano in aula: ha minacciato anche me

"A luglio del 2023 ha minacciato anche me di persona dicendo che avrebbe fatto del male a me e alla mia famiglia". È quello che ha detto oggi in Corte d'Assise a Latina l'ex fidanzata di Christian Sodano, in carcere per il duplice omicidio di Cisterna. L'ex finanziere ha ucciso il 13 febbraio del 2024 a colpi di pistola Nicoletta Zomparelli e René Amato, madre e sorella di Desirée Amato.

La ragazza, una giovane di Formia, con cui Sodano si era lasciato nell'estate del 2023 dopo un rapporto durato otto anni, ha ricordato che all' inizio della storia Sodano era geloso ma poi è cambiato. "Non litigavamo spesso. Dopo che sono morti entrambi i genitori ricordo che una volta aveva manifestato intenti suicidari ed era andato sul tetto di una casa in stato confusionale. Lo abbiamo cercato e lo abbiamo trovato li. Aveva bevuto". È emerso che Sodano si provocava anche atti di autolesionismo sulla pelle con un coltello.

La testimone ha detto che in un caso quando ha litigato con Sodano, lui le ha dato una spinta e che in occasione delle discussioni Sodano alzava la voce. "Una volta mi ha preso per un braccio e mi ha strappato il vestito". Prima dell' ex fidanzata hanno deposto altri testimoni tra cui alcuni agenti della Squadra Mobile che si erano occupati delle indagini e hanno letto i messaggi delle chat indirizzate a Desirée.

"Domani ti giuro succede un casino mi devono fermare con l'Esercito" è il testo letto da un investigatore estrapolato dai messaggi tra Desirée e Christian che risalgono al novembre del 2023 inviati dall'imputato.

Il pm Marina Marra contesta l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Come nelle precedenti udienze Sodano sta seguendo il processo accanto ai suoi avvocati Teson e Palombi. Il processo sta andando avanti con la testimonianza dello zio di Sodano e non è escluso che oggi possa deporre l'imputato.