Il fatto
24.02.2025 - 15:10
Si è svolto oggi l’incontro convocato dalla prefettura di Latina su istanza delle categorie di CGIL, CISL e UIL con la presenza delle aziende appaltatrici e l’ASL.
Nel week end, dopo le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali e l’arrivo della convocazione prefettizia, Meranese Servivi e Jobbing hanno pagato le retribuzioni, seppur in ritardo rispetto alle normali scadenze di paga. Più complessa e sicuramente strumentale è la posizione di ISS Italia, che proprio questo mese ha pagato regolarmente, forse per la prima volta dall’assegnazione dell’appalto.
Di fronte alla Prefettura l’ASL ha ribadito l’importanza dell’appalto per cittadine e cittadini e chiesto alle aziende il rispetto delle scadenze di paga come parte integrante delle condizioni alla base dell’appalto. Ha poi confermato le difficoltà amministrative nel rapporto con le imprese, che derivano da una più volte palesata conflittualità all’interno del raggruppamento temporaneo di imprese.
"Come organizzazioni sindacali abbiamo ribadito che non accettiamo che i lavoratori e le lavoratrici vengano utilizzati come arma nelle controversie tra aziende: le retribuzioni vanno pagate a fronte del lavoro svolto, senza tentennamenti. Abbiamo inoltre chiesto che vengano sanate anche le altre difformità contrattuali in essere, tra cui il pagamento della tredicesima e quattordicesima mensilità alle scadenze contrattuali. Il tavolo insomma non ha risolto definitivamente i problemi, ma aperto un’attenzione sul problema che riteniamo non si debba spegnere. Per questo allo stato di agitazione non seguiranno al momento ulteriori iniziative di mobilitazione, ma se il problema dovesse ripresentarsi nel mese di marzo, chiederemo l’aggiornamento del tavolo in Prefettura.
"Gli operatori che garantiscono la pulizia e la sanificazione di ospedali e presidi sanitari pontini, annoverati tra la schiera degli eroi in epoca COVID, subiscono oggi precarietà retributiva e condizioni di lavoro a volte inaccettabili: Filcams CGIL Fisascat CISL e Uiltucs proseguono la battaglia per migliorarne le condizioni di lavoro".
Il Clas: "Resta lo stato di agitazione"
Resta lo stato di agitazione del personale addetto ai servizi di pulizia e sanificazione presso l’Azienda Sanitaria di Latina e provincia, circa 250 lavoratori dipendenti della Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) che attualmente gestisce i servizi essenziali all’interno delle strutture ospedaliere, in tutta la provincia di Latina. Lo stato di agitazione aperto da Sindacato CLAS a causa del mancato pagamento degli stipendi di gennaio e dell’incertezza sulle retribuzioni di febbraio.
La vertenza non si è conclusa neppure dopo il tavolo che si è svolto questa mattina in prefettura, alla presenza dei sindacati, del Capo di Gabinetto del Prefetto di Latina, dott.ssa Ippolito, la Asl dott.ssa Docimo e delle aziende coinvolte nella vertenza che hanno partecipato in videocollegamento.
“Dopo aver corrisposto solo in data odierna, le retribuzioni del mese di gennaio - dichiara Davide Favero Segretario Generale del Sindacato CLAS, che è il sindacato che rappresenta la percentuale più alta di lavoratori in questa vertenza - le aziende non sono state nella condizione di garantire formalmente, come da noi richiesto, che il pagamento di febbraio e dei mesi successivi, verrà fatto entro i termini stabiliti dal CCNL, lasciandoci incerti sul loro reale impegno. La ASL ha dichiarato la propria posizione facendo a noi la necessaria chiarezza. Permane lo stato di agitazione del personale e la Prefettura ha lasciato aperto il Tavolo, riconvocando le parti per il 17 marzo, nel caso in cui la vertenza non venga risolta entro tale termine”.
Aggiunge Simona Rossi Querin di Sindacato CLAS “Ci riserviamo di attivare tutte le forme di lotta sindacale previste per garantire i diritti dei lavoratori. I lavoratori e le loro retribuzioni, usati come leva per risolvere diatribe interne alla Rti è inaccettabile . Si tratta di una questione di rispetto dei lavoratori e del loro lavoro, si tratta di un fondamentale servizio a cui va garantita la continuità di prestazione e regolarità nel pagamento delle retribuzioni”
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