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Attacchi incendiari alle forze dell'ordine: la Procura indaga

Dopo gli incendi alla caserma dei Carabinieri di Castel Gandolfo e al Commissariato di Albano, distrutte diverse auto di servizio. La Procura di Velletri indaga sulle cause

Attacchi incendiari alle forze dell'ordine: la Procura indaga

Un attacco allo Stato gravissimo. La Procura di Velletri sta indagando e, al momento, nessuno negli ambienti delle forze dell’ordine e degli inquirenti pronuncia la parola più temuta, terrorismo. Ma i due episodi a distanza di pochi giorni che hanno portato ignoti a mettere in atto attentati incendiari ai danni della caserma dei Carabinieri di Castel Gandolfo prima, e del Commissariato che ospita anche il distaccamento della Polizia stradale di Albano all’alba di oggi, rappresentano un gravissimo attacco allo Stato e alle sue istituzioni.

Nel primo caso il principio di incendio è stato soffocato dai vigili del fuoco ancora prima che causasse grossi danni. Quello di ieri invece, forse messo in atto con qualche accorgimento in più, ha devastato il parcheggio della auto di servizio e di quelle personali degli agenti.

Nove auto del Commissariato e 5 della Polizia stradale distrutte, parte della copertura danneggiata così come le facciate degli stabili intorno tanto che alcune abitazioni sono state evacuate e ancora oggi i residenti non sono tornati. Anche alcuni locali del presidio di Polizia sono stati dichiarati inagibili.

Un attentato in piena regola che potrebbe essere stato portato a termine da un soggetto solitario, almeno è una la figura ripresa da qualche telecamera. Un uomo con indosso una tuta protettiva forse bianca che si arrampica sul muro di cinta che ha anche il filo spinato e da lì lancia alcuni ordigni incendiari.

«Qualsiasi siano le cause dell’incendio che, per fortuna, ha causato solo danni materiali, esprimo vicinanza e ogni tipo di supporto a tutte e tutti gli agenti del Commissariato per quanto accaduto - questo il commento all’alba del sindaco di Albano Massimiliano Borelli -. Gli uffici comunali si sono attivati per quanto di nostra competenza».

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