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Giallo sulla Litoranea

Trovato senza vita nel canale vicino casa: la vittima è Enzo Salvati

Sparito da martedì sera, il 54enne era morto a bordo strada: sulla banchina c’era la sua bici

Trovato senza vita nel canale vicino casa: la vittima è Enzo Salvati

È un giallo il ritrovamento di un cadavere nel canale che costeggia la strada Litoranea, nella periferia tra Latina e Borgo Sabotino. Si tratta di Enzo Salvati, 55 anni ancora da compiere, morto a poca distanza dalla sua abitazione, probabilmente nella serata di martedì: nel primo pomeriggio di ieri lo ha trovato il fratello che si era insospettito per la sua assenza prolungata e ha iniziato a cercarlo, notando il corpo esanime sul greto del grosso canale che separa la carreggiata dal complesso di abitazioni dove vivono entrambi in abitazioni separate, a poche centinaia di metri dall’incrocio con via del Lido.

Ma a quel punto non c’era più niente da fare, secondo una prima stima del medico del pronto intervento sanitario il decesso risale a una decina d’ore almeno prima della scoperta. Sulle circostanze in cui si è verificata la morte sono in corso gli accertamenti della Polizia Locale, a partire dal ritrovamento della bicicletta della vittima tra la vegetazione della banchina: per ora non viene esclusa nessuna ipotesi, dall’incidente stradale con auto pirata alla caduta accidentale, al malore improvviso.

La segnalazione al 112 ieri pomeriggio risale alle 14 circa, quando sono intervenuti i soccorritori di un’ambulanza: era chiaro sin da subito che l’uomo fosse morto, ma per raggiungerlo in fondo al canale è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Per lui non c’era più niente da fare, deceduto con ogni probabilità a causa dell’ipotermia per la permanenza nell’acqua gelida. Al termine degli accertamenti la salma è stata trasferita presso l’obitorio cittadino a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti medico legali necessari a fornire le risposte agli interrogativi degli inquirenti.

Come ricostruito dalla Polizia Locale ascoltando i familiari della vittima, Enzo Salvati effettuava piccoli lavori a domicilio ed era un assiduo frequentatore di un bar di via del Lido, insieme ad altri residenti del circondario. In attesa di capire con i gestori dell’attività commerciale se anche martedì sera l’uomo si fosse recato da loro e fino a che ora si era trattenuto, gli inquirenti dovranno ricostruire le circostanze della sua caduta nel canale. Tra l’erba sulla banchina ci sono i segni del passaggio di una ruota compatibile con un mezzo di grandi dimensioni, ma la bicicletta della vittima non riporta segni evidenti di un urto. Il cadavere mostra una ferita sulla testa, compatibile con una caduta, ma per ora è difficile ipotizzare se sia caduto da solo, oppure a causa del passaggio ravvicinato di un veicolo in transito.

Del resto la bici non era dotata di luci e l’uomo potrebbe essere tornato a casa a piedi. L’autopsia ad esempio potrà chiarire se sia stato urtato ad esempio a un braccio oppure se sia stato colto da un malore improvviso: con ogni probabilità, se fosse caduto probabilmente avrebbe provato a rialzarsi, perdendo l’orientamento al buio. E una volta finito nel canale non sarebbe riuscito a tirarsi fuori, tantomeno chiedere aiuto.

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