Il fatto
07.03.2025 - 18:29
E' stato fatto brillare in una delle cave presenti sul territorio apriliano poco prima delle 18. L'ordigno abbandonato sul marciapiedi di via Aldo Moro, all'angolo con via Sabotino, era quello che si sospettava: una bomba artigianale.
E si sarebbe rivelato potenzialmente letale, di certo aveva un potere distruttivo non indifferente. Che si trattasse di qualcosa di serio e grave era desumibile dalle attenzioni e dalla delicatezza dei movimenti degli esperti che dopo aver esposto il nucleo dell'ordigno, nascosto da un involucro su cui sono stati effettuati già alcuni esami sul posto, lo hanno inserito in un contenitore stagno e a tenuta in caso di esplosione, per il trasferimento in una cava.
E questo apre la porta a tutta una serie di interrogativi anche gravi. Una dimostrazione di forza e di intimidazione che certifica un innalzamento del livello di tensione già alle stelle dopo l'agguato ai danni di due carabinieri a pochi giorni dall'esplosione di 13 colpi di pistola contro un palazzo.
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