Cronaca
07.05.2025 - 09:00
L’aveva tamponata in auto nonostante avesse il braccialetto elettronico. Lei era rimasta sotto choc. Era successo a Sermoneta. Aveva violato le prescrizioni. E poi quando era agli arresti domiciliari sempre per lo stesso reato di maltrattamenti nei confronti della donna le aveva inviato messaggi WhattsApp. «Me la pagherai». Era stato un incubo per lei.
Ieri pomeriggio è arrivata la condanna a tre anni e tre mesi per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti di un uomo di 40 anni che lavora come operaio e che era finito in carcere. E’ questa la sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Barbara Cortegiano, per R.P., queste le sue iniziali. Il pubblico ministero Simona Gentile aveva chiesto la condanna a tre anni. La parte offesa si è costituita parte civile ed era rappresentata dall’avvocato Cinzia Oppedisano.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione