Cronaca
07.05.2025 - 10:00
Cosa c’è dietro la bomba ritrovata lunedì mattina sul marciapiede di corso Matteotti a Latina? Perchè lasciarla proprio lì a due passi dall’officina? A chi era indirizzata? Sono le domande che animano il lavoro investigativo dei Carabinieri della Compagnia di Latina per dare una risposta ad un episodio allarmante, che sembra essere una dimostrazione di forza. La bomba non è esplosa ma quel ritrovamento insinua paura e alimenta una serie di interrogativi. Cosa succede? La stessa domanda che si sono fatti lunedì mattina i commercianti, i residenti della zona e poi tutte le persone che hanno saputo di quel ritrovamento.
Una cosa è certa: l’ordigno era militare, senza innesco, a quanto pare di fabbricazione dell’est europeo, ed è una intimidazione. E’ un messaggio che sembra chiaro e diretto, eclatante per le modalità con cui è avvenuto, lasciato nel centro del capoluogo, come mai era accaduto. Ha scosso e continua a scuotere la città e fa parlare.
La bomba è stata trovata a poca distanza dall’ingresso dell’officina di corso Matteotti tra il civico 58 e il civico 60. Accanto c’è un portone. Il destinatario a quanto pare sembra essere l’attività secondo i primi riscontri degli uomini dell’Arma, si scava in questa direzione. Le indagini sono a ritmo serrato per interpretare il messaggio, avere una indicazione sul movente e capire il perchè di un gesto di questa portata. L’ordigno era a poca distanza dall’ingresso, non poteva esplodere ma rappresenta un segnale molto forte che riporta la città a vivere momenti difficili.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri e sono coordinate dalla Procura sul caso viene mantenuto uno strettissimo riserbo. Gli investigatori cercano di raccogliere una serie di testimonianze e risalire prima di tutto al movente dell’azione criminale.
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