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Diffamarono Boldrini: reato prescritto, e "non doversi procedere" per difetto di querela

La sentenza dei giudici della Corte d'Appello per gli imputati. I fatti nel 2017

Diffamarono la Boldrini: reato prescritto, e "non doversi procedere" per difetto di querela

Reato estinto per prescrizione nei confronti dell'autore della vignetta che aveva diffamato l'ex presidente della Camera Laura Boldrini e non doversi procedere per difetto di querela nei confronti degli altri imputati. Si è concluso oggi a Roma - davanti ai giudici della terza sezione della Corte d'Appello - il processo per gli imputati, residenti tra Latina, Sabaudia, Terracina, Roma e Nettuno, accusati di diffamazione aggravata per aver condiviso il fotomontaggio ad opera di un uomo di Terracina dove si vedeva un bambino mentre faceva la pipì sull'immagine dell'alta carica dello Stato. Per l'autore della vignetta i giudici hanno confermato le statuizioni civili. La foto considerata altamente denigratoria, aveva iniziato a girare sul web in occasione della visita del Presidente della Camera a Latina nel luglio del 2017 per l' intitolazione del Parco Comunale ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. I commenti su Facebook erano stati pesanti e la foto era stata accompagnata da post offensivi. I giudici hanno disposto il non doversi procedere per difetto di querela nei confronti dei tre imputati autori delle offese. Oggi l'ultimo atto. Sia quando era stata chiusa l'inchiesta che davanti al gup, le difese avevano sollevato l'eccezione relativa al fatto che nella querela non erano stati indicati i post offensivi. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Giordano, Gulli, Perotti, Codastefano, Righi. Le motivazioni saranno depositate tra sessanta giorni.

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