Il fatto
21.05.2025 - 17:15
Il Riesame ha respinto il ricorso presentato da Alex Tornese, 23 anni di Latina, ritenuto il complice di Gianfranco Mastracci che aveva ferito a morsi un pusher di Latina strappandogli un orecchio. I fatti erano avvenuti la notte del 2 aprile scorso in un appartamento di via San Calo da Sezze dove la parte offesa si trovava agli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi il legale dell’indagato, l’avvocato Sandro Marcheselli, ha impugnato l’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Latina ed è stato discusso il ricorso al Riesame che ha confermato le accuse e le esigenze cautelari.
La difesa aveva chiesto l’annullamento dell’ordinanza e in subordine la riforma o la sostituzione della misura con un’altra meno afflittiva come quella degli arresti domiciliari. Tornese è indiziato di concorso nel reato di deformazione dell’aspetto della vittima attraverso lesioni permanenti al viso. Era stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Latina al termine di una indagine lampo. Come riportato nelle carte dell’inchiesta la parte offesa era stata anche colpita con un televisore in testa.
«Anche Tornese era stato violento nell’azione - hanno osservato i giudici nelle motivazioni - partecipando ulteriormente all’azione delittuosa arrivando a colpire ulteriormente la persona offesa mentre quest’ultima veniva aggredita a morsi dal Mastracci. Tornese non aveva mostrato alcuna esitazione nei momenti successivi all’accaduto e anzi si era con abilità dileguato».
In un altro passaggio i giudici hanno messo in evidenza che: «pur non essendo mosso da alcun rancore nei confronti della parte offesa aveva accettato di intervenire a suo danno prendendo parte a una vera e propria spedizione punitiva». Gli investigatori ritengono che a suonare alla porta dell’appartamento sia stato appunto Tornese.
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