L'opportunità
23.05.2025 - 10:11
Nel Giorno della Legalità che si celebra oggi, in occasione delle commemorazioni del XXXIII anniversario dell’attentato di Capaci e della strage di Via D’Amelio, c’è un luogo che assume un ruolo centrale nell’opera di consolidamento della cultura dell’antimafia e più in generale di sensibilizzazione dei cittadini verso il rispetto delle norme. È il ristorante Giovannino a Mare, al lido di Latina: vero e proprio simbolo di rinascita per la comunità pontina, per tutti quelli che pensano che sia possibile sconfiggere l’illegalità, anche quella più difficile da estirpare, che si insinua nell’economia sana, inquinandola.
Lo storico locale di Foce Verde rappresenta la testimonianza più limpida della missione di uno Stato, della collettività intesa come istituzione che non interviene solo per punire, ma anche aiutare e sostenere una realtà imprenditoriale, bonificandola per restituire la speranza di una sostenibilità economica nonostante l’assenza dei capitali illeciti che l’avevano condizionata e intrappolata. Proprio con questa missione il Tribunale di Roma, accogliendo le valutazioni della Direzione distrettuale antimafia capitolina, ha sequestrato le due società, quella titolare della licenza storica e quella di comodo, che concorrevano nella gestione del ristorante Giovannino, viziate dal condizionamento di personaggi ritenuti organici alla mafia egemone su Aprilia, ma ha fatto in modo che il locale non venisse chiuso, ovvero potesse continuare a lavorare, iniziando un percorso proprio di bonifica.
Sotto la guida di una professionista, il Tribunale ha avviato l’amministrazione giudiziaria del ristorante che non ha mai chiuso i battenti, anzi per dirla tutta non ha smesso di lavorare neppure nel giorno del sequestro. La gestione controllata è partita dalla doverosa verifica di compatibilità dei dipendenti e dei fornitori, ovvero con l’estromissione di quelli che potevano rendere concreto il rischio del condizionamento dei personaggi legati alla mafia apriliana. Tranne un lavoratore, tutti gli altri sono rimasti impiegati nella conduzione del ristorante, anche e soprattutto per non snaturare l’anima del locale, sempre più votato alla sostenibilità dei bilanci, anche attraverso un menù volutamente più accessibile per un pubblico sempre più ampio.
La riuscita di questo processo di riabilitazione del ristorante Giovannino è una missione che dovrebbe riguardare tutti, rappresentando un orgoglio per coloro i quali credono nella Giustizia.
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