Non è stata una scelta casuale quella di Sabaudia. La città delle dune ha ospitato un seminario formativo rivolto a quaranta giovani provenienti da tutto il Lazio, come momento preparatorio alla Settimana Europea di Ventotene, in programma a settembre.
Una decisione motivata anche dal profondo legame storico con Altiero Spinelli, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, che a Sabaudia scelse di vivere e scrivere, nella sua casa affacciata sul lago di Paola, parte fondamentale della riflessione che diede vita al celebre Manifesto di Ventotene.
I lavori si sono aperti nella Sala Consiliare del Comune di Sabaudia, con interventi istituzionali di alto profilo. In videoconferenza sono intervenute Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, e l’onorevole Federica Onori, componente della delegazione italiana presso l’OSCE. In sala, a portare il saluto della Regione Lazio, l’assessore Pino Schiboni, titolare delle deleghe a Lavoro, Scuola, Formazione, Ricerca e Urbanistica.
A fare gli onori di casa il sindaco Alberto Mosca, che ha ringraziato le autorità presenti e, in particolare, il direttore dell’Istituto di Studi Federalisti Europei Mario Leone, per il lavoro condiviso con l’amministrazione comunale. Un lavoro che sta per dare frutto concreto: la nascita della prima Casa Museo dedicata ad Altiero Spinelli, proprio all’interno dell’abitazione sabaudiana in cui visse, ora abitata dalla figlia Sara Spinelli.
Il primo cittadino non ha nascosto la soddisfazione per questo risultato: «Un progetto che confermerebbe di fatto a livello internazionale la vocazione europeista dell’Amministrazione della Città delle Dune, con importanti, conseguenti aperture per la Comunità e il Territorio».
Su questo punto, gli onorevoli intervenuti e l’assessore Schiboni hanno assicurato il massimo appoggio al sindaco Mosca, sottolineando il valore simbolico e politico dell’iniziativa, specie in un periodo delicato per l’Unione Europea.
Protagonisti attivi della giornata anche gli studenti dell’Istituto “Rita Levi Montalcini” di Sabaudia, accompagnati dalla professoressa Paola Carelli, che si sono distinti per l’entusiasmo e la convinta visione europeista dimostrata durante il dibattito.
Un seminario che ha messo insieme memoria, partecipazione e progettualità, rendendo Sabaudia non solo luogo di passaggio della storia, ma laboratorio attivo del futuro europeo.