Il fatto
26.05.2025 - 10:33
Sabato sera gli specialisti dei furti in abitazione sono tornati tra le ville di via Cerreto Alto, per un’azione mirata in casa di un imprenditore che ha fruttato un bottino molto ingente, stimato tra gli ottanta e i centomila euro. Del caso si stanno occupando gli investigatori della Polizia che hanno effettuato un accurato sopralluogo in cerca di tracce utili alle indagini e stanno già valutando i possibili collegamenti con i tentativi e i colpi andati a segno nelle scorse settimane. È concreta l’ipotesi che a colpire sia stata sempre la stessa banda, composta da banditi molto esperti.
In quella zona della periferia tra Latina e il litorale i ladri erano già passati una settimana prima, con una scorribanda che aveva fruttato ben poco. In quel caso gli scassinatori erano riusciti a introdursi in una casa, ma si trattava di una villa disabitata e all’interno non avevano trovato nulla da portare via. Scappando i banditi avevano cercato di introdursi anche in altre abitazioni della zona, sette almeno. Anche se nei giorni successivi si erano registrati altri furti in case di lusso in altre zone del capoluogo, come in via Isonzo, è concreta l’ipotesi che la banda, passando in rassegna la zona di via Cerreto Alto la prima volta, avesse studiato la situazione per preparare un colpo mirato.
La razzia perfetta di una villa, nella traversa che collega strada Sabotino a viale Pennacchi, si è consumata puntualmente sabato sera, quando gli specialisti dei furti sono entrati in azione poco dopo l’ora di cena, comunque nel lasso di tempo in cui l’imprenditore e la sua famiglia erano fuori casa. Gli scassinatori sono riusciti a introdursi nell’abitazione sfondando una porta, poi hanno rovistato velocemente nella maggior parte delle stanze, riuscendo a portare via molti oggetti di valore. I banditi devono avere puntato proprio sulla rapidità della loro azione, perché all’arrivo delle guardie giurate dell’istituto privato di vigilanza Securitas Metronotte avevano già lasciato la villa con un bottino molto consistente, composto da diecimila euro circa in contanti e oggetti di valore. Anzi, non è escluso che gli autori del colpo abbiamo utilizzato un disturbatore di frequenze per ritardare l’attivazione dell’allarme. I soliti ignoti hanno fatto comunque in tempo a danneggiare sia l’impianto anti intrusione che la video sorveglianza, evidentemente per eliminare ogni elemento utile alla loro identificazione.
In seguito alla scoperta del furto sono intervenute le pattuglie della Squadra Volante per un primo sopralluogo e le ricerche dei fuggitivi. La casa è stata perlustrata a fondo dalla Scientifica della Questura in cerca di impronte digitali e tracce genetiche che possano consentire l’identificazione attraverso le banche dati delle forze di polizia. Dell’indagine si sta occupando invece la Squadra Mobile, intervenuta di recente anche in occasione di altri furti, come quello sfociato in rapina in via Colle Montanari, dove una banda composta da quattro ladri aveva razziato una villa minacciando l’anziano proprietario, trovato da loro all’interno.
L’indagine ruota attorno a una serie di automobili rubate, abbandonate o nascoste dai ladri negli ultimi giorni in un raggio d’azione piuttosto ristretto, puntualmente recuperate dagli investigatori. Proprio in occasione delle precedenti scorribande in via Cerreto Alto era stata recuperata dai Carabinieri una delle vetture utilizzate dalla banda, una Giulietta Alfa Romeo trovata nei campi non lontano dalle ville. Un’altra macchina oggetto di furto, stesso modello della prima, è stata trovata giusto venerdì in un parcheggio di Borgo Sabotino, quindi nella zona del litorale non lontano dalla stessa via Cerreto, segno che i ladri si stavano preparando per un nuovo colpo, o una serie di azioni pianificate nel dettaglio: entrambe le auto sono state passate al setaccio dalla Scientifica prima di essere restituite ai proprietari.
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