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L'udienza

Processo per la morte di Satnam, dall’agonia alla fuga

Ascoltati i primi testimoni tra cui i carabinieri e un vicino di casa che diede l’allarme: «Era agonizzante e boccheggiava, Lovato mi disse che si era tagliato e non era regolare. Andò via sgommando»

Processo per la morte di Satnam, dall’agonia alla fuga

«Ricordo di aver visto Lovato con un cappellino da baseball, occhiali da sole, maglia bianca e quando ho visto arrivare Satnam gli ho chiesto cosa fosse accaduto e lui mi ha detto "Si e tagliato" e ha aggiunto che non era in regola. Poi è andato via sgommando».

E’ questa una delle testimonianze più significative del processo per l’omicidio del bracciante agricolo Satnam Singh. A parlare ieri in Corte d’Assise a Latina un vicino di casa del bracciante indiano, testimone dei fatti. «Era agonizzante e boccheggiava», ha aggiunto. In aula sono stati ascoltati anche alcuni carabinieri che si sono occupati delle indagini. «Lovato ha pulito il furgone e non c’erano tracce di sangue», ha detto un investigatore. Il processo riprenderà il 15 luglio.

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