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Il caso

Strage di Cisterna, la zia di Sodano: Christian si voleva suicidare

Udienza lampo questa mattina in Corte d'Assise, ascoltati due testimoni

Strage di Cisterna, la zia di Sodano: Christian si voleva suicidare

È ripresa questa mattina davanti ai giudici della Corte d'Assise di Latina - presieduta dal giudice Gian Luca Soana - l'udienza del processo che vede imputato Christian Sodano, accusato della strage di Cisterna avvenuta il 13 febbraio del 2024 in cui ha ucciso la madre e la figlia della sua ex fidanzata.

In aula davanti al pubblico ministero Valerio De Luca, è stato ascoltato un collega finanziere di Sodano e la zia dell'imputato. "Christian viveva a casa mia, lo conosco da quando è nato - ha spiegato la zia - dopo che è morta la madre si voleva suicidare - ha aggiunto - Per lui il denaro non aveva valore e spendeva tanti soldi, nel gioco e nei vestiti, aveva chiesto un prestito anche a mio marito per andare in vacanza e non riuscivo a capire il motivo perché lavorava" ha raccontato la donna.

Sodano è accusato di aver ucciso Nicoletta Zomparelli e René Amato, madre e sorella della sua ex con la pistola di ordinanza. L'accusa contesta l'omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Il processo che è giunto alle battute finali, è stato rinviato al prossimo 16 settembre quando è prevista la discussione.

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