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Il caso

Stangata per gli spari in strada: condanne pesanti

L’agguato avvenne nell’agosto del 2023 alle porte di Aprilia, dopo mesi di indagini i carabinieri arrestarono i due imputati Falco e Tuccio. Per loro 14 anni e 8 mesi e 12 anni di carcere

Stangata per gli spari in strada: condanne pesanti

Mano pesante da Parte del giudice per l’udienza preliminare, Giuseppe Cario a carico di due soggetti di Aprilia accusati di aver gambizzato una donna a colpi di pistola.

Il Gup del Tribunale di Latina, ieri mattina ha infatti condannato Francesco Falco (difeso dagli avvocati Colosimo e Tagliaferri) alla pena di 14 anni e 8 mesi di reclusione e Marco Tuccio (difeso dall’avvocato Coronella) a 12 anni.

A loro carico l’accusa di tentato omicidio. A rendere ancora più pesante la condanna, il fatto che la pena comminata arriva a fronte dello “sconto” di un terzo, garantito dal rito scelto dalla difesa per i due imputati: il rito abbreviato.
La stessa Procura, che in aula era rappresentata dal pubblico ministero Giuseppe Miliano, aveva chiesto due condanne un po’ più lievi: 12 anni per Falco, 10 anni per Tuccio.

A spingere il giudice ad aumentare le condanne (serviranno 90 giorni per le motivazioni), potrebbero essere stati i precedenti dei due imputati, in particolare quelli di Falco, soggetto noto sia ad Aprilia che a Latina e finito in diverse operazioni contro la criminalità locale oltre all’efferatezza dell’agguato avvenuto, anche se di notte, in mezzo alla strada.

L’agguato e le indagini
Era l’agosto del 2023 quando un’auto con a bordo la giovane donna e altri due soggetti, stava procedendo lungo via del Genio Civile e venne affiancata da una seconda vettura con a bordo i due imputati. Vennero esplosi alcuni colpi di pistola che ferirono la donna, forse per sbaglio.

L’obiettivo dell’agguato infatti, sembra fosse almeno uno dei due uomini (il 31enne che era fidanzato con la donna ferita) con cui gli imputati avevano avuto un grave diverbio per un debito di poco meno di 40mila euro. Somma che uno degli assalitori, probabilmente proprio il Falco, avrebbe tentato di prelevare dal conto di uno dei due uomini in macchina con la donna ferita. E questo si sarebbe vendicato aggredendo e picchiando uno degli assalitori.

Da qui la decisione di vendicarsi a colpi di pistola. Decisero di pedinare i tre, e poi di agire come se nulla fosse in strada. A rendere l’episodio ancora più preoccupante, il fatto che solo pochi minuti prima, a Nettuno, qualcuno esplose altri colpi di pistola in centro, e sulle prime non si potè escludere che i due episodi fossero in qualche modo collegati. Col passare delle ore però si capì che si trattava di cose del tutto slegate tra di loro.

Due i colpi che raggiunsero la vittima alle gambe. I medici l’hanno sottoposta ad un intervento chirurgico che ha portato all’estrazione delle due pallottole. Da quel momento i Carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia hanno avviato le indagini. Nell’aprile del 2024 vennero emesse le ordinanze e scattarono gli arresti. I militari del Comando di via Tiberio ad Aprilia, diretti dal tenente colonnello Paolo Guida, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere per le accuse di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.

Oggi nessuno dei due è recluso in carcere. Falco, che in provincia è un soggetto piuttosto noto, si trova al momento in una comunità mentre Tuccio aveva già ottenuto gli arresti domiciliari.
In pratica la donna avrebbe pagato per le “colpe” del compagno.

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