L'udienza
14.06.2025 - 09:00
Il pm ha chiesto un anno di reclusione e 300 euro di multa per l’imprenditore Umberto Klinger, dell’azienda Sicamb, imputato in un processo per la truffa con il Tfr. Ieri il penultimo atto, il 23 giugno è prevista l’arringa della difesa e a seguire la sentenza del Tribunale. I lavoratori si sono costituiti parte civile e sono rappresentati dagli avvocati Valeria Odolinto e Feuola. Poche settimane fa si era svolta l’udienza in Corte d’Appello a Roma per un altro processo. I giudici di secondo grado avevano confermato la condanna a un anno per l’imprenditore accusato di truffa aggravata nei confronti dei lavoratori.
«Nella qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’impresa con sede a Latina, con più azioni esecutive e con artifici e raggiri per procurare ingiusto profitto con altrui danni ha fatto risultare regolari le buste paga che venivano consegnate ai dipendenti nella parte che recava l’indicazione - attestazione di avvenuta devoluzione dei relativi importi - è riportato nelle carte dell’inchiesta - e contributi destinati al Fondo pensione di categoria denominato Cometa al quale i lavoratori aderenti erano iscritti ma che in realtà non venivano versati». Secondo l’accusa il presunto responsabile delle condotte contestate ha indotto in errore i dipendenti, cagionando - come sottolineato dal magistrato inquirente - un danno complessivo agli aventi diritto per 436mila euro. La Procura ha contestato l’aggravante di aver commesso il fatto senza soluzione di continuità e con modalità reiterate - ha osservato il magistrato inquirente - con abuso di relazioni d’ufficio e cagionando alle persone offese un danno patrimoniale di rilevante entità». Sono in tutto 20 le persone offese e gli importi variano da un massimo di 28mila euro a un minimo di 5mila euro. Era stato il pm Antonio Sgarrella a disporre la citazione diretta a giudizio nei confronti di Klinger per questa inchiesta bis.
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