Più di due ore di confronto tra gli organi ispettivi, che hanno presentato un dossier dettagliato sui dati dei controlli, e i sindacati che chiedono un cambio di rotta sui permessi di soggiorno per motivi di giustizia.
Il procuratore Spinelli ha anche aggiunto che si sta cercando di modificare, grazie ad un protocollo con Asl, l’approccio con i lavoratori che arrivano feriti al pronto soccorso, per capire subito in quale contesto è avvenuto effettivamente l’incidente. L’incontro di ieri è stato convocato e coordinato dal Prefetto Vittoria Ciaramella per fare il punto su cosa è avvenuto dopo la morte del giovane bracciante indiano abbandonato nei pressi della sua abitazione con un arto staccato (e posizionato in una cassetta della frutta accanto al corpo).
«Siamo convinti che il grande lavoro di squadra che è stato fatto finora - ha detto il Prefetto - abbia dato buoni frutti, penso all’incremento delle aziende agricole di qualità. Ma siamo anche consapevoli che ancora molto ci sia da fare perché il fenomeno è molto esteso come ci dicono le forze di polizia e gli enti ispettivi». Quanto alle cifre, secondo il rapporto dei carabinieri, da giugno dello scorso anno il Nucleo provinciale di Latina e l’Ispettorato del lavoro hanno effettuato 145 controlli ad aziende agricole, di cui 59 sono risultate irregolari, inoltre sono stati controllati 686 lavoratori di cui 427 sono risultati extracomunitari (80 dei quali erano irregolari e 16 privi di qualsiasi autorizzazione o permesso per rimanere in Italia); sospese 25 attività imprenditoriali. Delle 59 aziende irregolari, 8 erano beneficiarie di fondi UE tramite l’Agenzia Agea e per 4 di queste è stata fatta la segnalazione ai fini della decurtazione o revoca del contributo.