Cronaca
28.06.2025 - 17:00
Quattro ore quasi per cercare di dipanare cosa è accaduto a novembre dello scorso anno, quando una quarantenne di Latina ha denunciato per maltrattamenti il marito, azioni aggravate dalla presenza dei figli, di cui uno minore. Ieri sono state esaminate in aula alcune amiche della donna, oltre che lei stessa. Nel corso della ricostruzione ci sono state alcune contraddizioni relative alle minacce e alla luce di ciò la difesa dell’uomo ha chiesto al Tribunale, presieduto dal giudice Gian Luca Soana, la revoca della misura cautelare dell’allontanamento o in subordine la diminuzione della distanza da tenere. La signora è parte civile nel processo, rappresentata dall’avvocato Marco Nardecchia.
Molto gravi le contestazioni della Procura scaturite dalla denuncia della donna e a seguito della quale furono sentite anche le amiche più strette, con cui lei si era confidata. Le minacce contestate sarebbero scaturite dopo che la donna aveva comunicato la volontà di separarsi. In specie viene contestato al trentanovenne di Latina di aver «posto in essere una serie di atti lesivi dell’integrità psichica e morale, consistenti in reiterate minacce e ingiurie, denigrandola e umiliandola ripetutamente, in particolare pronunciando minacce di morte.... ‘non capisci un c... tanto lavoro solo io, sono io che porto i soldi a casa... ti muro dentro casa... se continui con il fatto della separazione ti infilo un coltello in pancia... sei una mig... , una madre snaturata ... fatti il segno della croce da oggi in poi... ti vengo a cercare ovunque stai.. ti ammazzo, ti faccio a pezzi a te e le persone che stanno con te...’, instaurando un clima di terrore all’interno della compagine familiare».
L’uomo secondo la denuncia, chiamava in continuazione la moglie e la seguiva quasi ovunque. Su quest’ultimo punto ieri mattina è stata sentita come teste una delle amiche della vittima, con la quale frequentava un corso di danza presso un locale di Latina; la testimone ha detto che dopo la richiesta di separazione la sua amica le aveva riferito di un clima difficile dentro casa perché il marito non voleva accettare quella scelta e in più era condizionato dall’abuso di alcool che lo rendeva irrascibile, tanto da contribuire a rendere la vita della donna molto complicata «dentro un regime umiliante e vessatorio». Agli atti del processo sono stati allegati anche dei file audio che il collegio valuterà ai fini del giudizio insieme a quanto dichiarato sin qui dalle persone informate sui fatti, ossia le amiche della signora, che però in parte hanno rivisto alcune dichiarazioni circa le minacce in pubblico. Il processo è stato aggiornato all’udienza del 15 ottobre per ascoltare altri testimoni. Per adesso resta confermata la misura dell’allontanamento da tutti i luoghi frequentati dalla donna, anche quando l’ex marito ha il permesso di andare a prendere i figli.
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