Assolta dal Tribunale perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza emessa nei giorni scorsi dal Tribunale di Latina nei confronti di una 79enne di Latina accusata di atti persecutori nei confronti dell'ex marito che l'aveva denunciata. La donna lo ha seguito sia in chiesa a San Marco che in un negozio del centro di Latina. Tutto questo ha provocato nella parte offesa un forte stato di ansia e agitazione al punto da cambiare le sue abitudini di vita.
Nel corso dell'udienza la pubblica accusa aveva chiesto l'assoluzione, così come i difensori dell'imputata gli avvocati Alessio Milani e Luigi Pescuma, poi la decisione del giudice. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza. I fatti contestati erano avvenuti a Latina tra il 2019 e il 2020 e l'uomo in un caso aveva riferito di essere anche stato chiuso dalla donna in uno scantinato del condominio dove vivevano. "Sei un fallito, un ignorante e uno schifoso" sono alcune delle frasi pronunciate dalla donna all'indirizzo dell'ex coniuge. Nel 2021 la donna era stata sottoposta anche ad una misura restrittiva come il divieto di avvicinamento alla parte offesa. Inoltre l'uomo aveva riferito di essere stato costretto a prendere dei calmanti per placare l'ansia. La parte civile è rappresentata dall'avvocato Fabio Rossi.
La vittima degli atti persecutori quando era stato ascoltata dagli investigatori aveva riferito di non aver mai denunciato la donna confidando in un cambiamento. La donna invece aveva sempre sostenuto che anche lei aveva presentato alcune denunce nei confronti del marito ma che erano state tutte archiviate.