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Il fatto

Processo Reset, assolto Giovanni Ciaravino

Oggi la sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Roma

Processo Reset, assolto Giovanni Ciaravino

Assolto dai giudici della Corte d'Appello di Roma per non aver commesso il fatto Giovanni Ciaravino, 40 anni di Latina, imputato nel processo Reset nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Dda. In primo grado era stato condannato a dieci anni e otto mesi per traffico di droga.

Oggi i giudici della seconda sezione della Corte d'Appello hanno accolto la prospettazione della difesa rappresentata dagli avvocati Francesco Vasaturo e Alessandro De Federicis. Il Procuratore generale aveva chiesto la pena di sette anni e otto mesi, mentre la difesa ha sostenuto che le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Renato Pugliese e Agostino Riccardo sono prive di riscontri e ha chiesto l'assoluzione.

Il primo ribaltone lo scorso dicembre quando la Corte di Cassazione aveva annullato la condanna a sette anni e otto mesi, emessa dalla Corte d'Appello, disponendo un nuovo processo davanti ad un'altra sezione della Corte d'Appello. Già in secondo grado era caduta l'aggravante del metodo mafioso. Oggi si è svolto l'ultimo atto del processo e i magistrati si sono pronunciati. Ciaravino era accusato di aver fatto parte dell'associazione relativa allo spaccio capeggiata dai fratelli Angelo e Salvatore Travali. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza, tra pochi giorni invece quelle del processo che si era concluso lo scorso gennaio a Latina che era terminato con 24 assoluzioni e sette condanne.

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