Il fatto
10.07.2025 - 20:00
Assolti perché il fatto non costituisce reato. Nessuno pagherà o risponderà del fatto che sette anni fa a Luigi Capasso venne riconsegnata l’arma di ordinanza con cui il carabiniere sparò alla moglie, Antonietta Gargiulo, in garage ferendola gravemente, e poi uccise le due figlie Martina e Alessia di appena 9 e 13 anni. Pochi minuti fa infatti, i due medici Quintilio Facchini (medico di famiglia) e Chiara Verdone (medico militare) - difesi dagli avvocati Mariani, Arnulfo e Tassoni - sono stati assolti da ogni accusa perché il fatto non costituisce reato. Oggi in aula, ad attendere la lettura del dispositivo da parte del giudice monocratico Enrica Villani, c’era anche Antonietta Gargiulo che si era costituita parte civile (avvocati Botti e Migliaccio). L’accusa, gravissima, per i due medici, era quella di aver contribuito in modo colposo, al duplice omicidio avendo certificato l’idoneità del Capasso - che dopo gli omicidi rivolse l’arma contro di sé - al porto dell’arma di ordinanza.
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