Cronaca
17.07.2025 - 09:45
I Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia individuato uno degli autori degli spari contro due carabinieri che si trovavano su un'auto privata in via Lazio, quando vennero esplosi cinque colpi di pistola all'indirizzo del mezzo. Per questo motivo, in esecuzione ad una misura cautelare personale emessa dal Gip del Tribunale di Latina su richiesta della Procura, hanno arrestato un cittadino straniero di 22 anni residente a Roma, già noto alle forze di polizia, attualmente già detenuto per detenzione di armi nel carcere di Velletri, ritenuto presunto responsabile, in concorso con altre due persone, del reato di tentato omicidio in danno di due Carabinieri, detenzione di arma da fuoco e danneggiamento aggravato.
Il citato provvedimento cautelare scaturisce dall’attività investigativa condotta dal citato Reparto Territoriale, a seguito dell’esplosione di cinque colpi di arma da fuoco, avvenuta ad Aprilia lo scorso 4 marzo 2025, all’indirizzo dell’auto privata con a bordo due Carabinieri entrambi liberi dal servizio.
Le immediate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina, condotte dalla Sezione Operativa del Norm di Aprilia, con il supporto del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Latina, della sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Anzio e l’ausilio dei Comandi Stazione di Aprilia e Campoverde, hanno consentito di:documentare l’esplosione di ben cinque colpi di pistola, a tamburo, nei confronti dell’autovettura, uno dei quali attraversava il veicolo attingendo in successione la gamba sinistra del Carabiniere seduto al lato passeggero e la gamba destra in corrispondenza del polpaccio destro del Carabiniere alla guida del veicolo; procedere, nell’immediatezza, ad eseguire una perquisizione domiciliare nei confronti del destinatario dell’odierno provvedimento cautelare, che veniva trovato in possesso di un Revolver a cal. 357 magnum, una pistola semiautomatica cal. 9x21, un’autovettura a noleggio, a bordo della quale si rinveniva, una pistola semiautomatica cal. 9 corto
Le perizie del R.I.S. di Roma hanno permesso di accertare come il citato Revolver a tamburo fosse l’arma utilizzata per l’agguato ai danni dei militari; 10 particelle rivenute, a seguito di stub effettuato sul presunto responsabile, fossero di polvere da sparo compatibili con la predetta arma; le traiettorie dei colpi sparati fossero atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte dei due militari. Vi sono elementi in corso di approfondimento che portano a ritenere che l’obiettivo degli attentatori non fossero i due Carabinieri.
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