Il fatto
17.07.2025 - 13:30
“Confagricoltura Latina esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà di fronte alle recenti proposte di riduzione del plafond finanziario destinato alla Politica Agricola Comune (PAC) nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione Europea. Le dichiarazioni della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, relative a un taglio di 86 miliardi di euro al budget per i pagamenti diretti agli agricoltori, rappresentano una ‘dichiarazione di guerra’ all’agricoltura europea e, in particolare, al settore agricolo della provincia di Latina. Riteniamo che i 300 miliardi annunciati, rispetto ai 386 del periodo 2021/2027, non siano sufficienti ad affrontare le emergenze e le sfide che il settore primario sta già affrontando”. Così i vertici di Confagricoltura Latina intervengono sul tema al centro del dibattito di queste ore relativo alla paventata riduzione dei fondi a disposizione della PAC che avrebbe pesanti riflessi sul comparto agricolo del territorio pontino.
In provincia di Latina, il settore agricolo, conta oggi circa 15mila imprese, di cui oltre 6mila assumono manodopera, dando lavoro ad oltre 25mila addetti. Questa forza lavoro e imprenditoriale genera una Produzione Lorda Vendibile (PLV) che sfiora 1 miliardo di euro, posizionando l’Agro pontino tra le aree produttive più importanti del Lazio e a livello nazionale. Con una quota di imprese agricole pari al 19,9% sul totale delle imprese provinciali, superiamo nettamente la media nazionale del 14,1% e del centro Italia che si attesta a 11,1%. Il 58,2% della produzione agricola proviene dalle coltivazioni orticole in campo e in serra, ponendo il territorio pontino tra le prime province a livello nazionale in questo comparto. Le eccellenze prodotte in provincia di Latina includono ortofrutta, in particolare il kiwi, prodotti lattiero-caseari come la mozzarella di bufala, e il settore del florovivaismo, oltre a produzioni di nicchia che alimentano sia il mercato interno che l’export.
“I pagamenti diretti della PAC – sottolinea il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini – rappresentano una componente essenziale del reddito aziendale fondamentale per coprire i costi di produzione, mantenere gli standard di qualità e sostenere gli investimenti necessari: la loro riduzione comprometterebbe gravemente la liquidità delle imprese agricole, già sotto pressione per l’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Per questo – afferma Niccolini – condividiamo la posizione ampiamente espressa dal presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che ha ribadito con forza che i 300 miliardi annunciati, rispetto ai 386 del periodo 2021/2027 non sono sufficienti ad affrontare le emergenze e le sfide che il settore primario europeo sta vivendo”.
Un contesto a cui si aggiunge il rischio di dazi del 30% negli Usa su prodotti agricoli europei, che metterebbe a dura prova la competitività delle nostre eccellenze sui mercati internazionali. Un esempio concreto è il kiwi, le cui esportazioni nazionali verso gli Usa hanno raggiunto milioni di euro. Un dazio così elevato porterebbe a una drastica contrazione dei volumi esportati, alla necessità di riorientare le produzioni verso altri mercati spesso meno remunerativi e ad un surplus di offerta sul mercato interno, con conseguente ulteriore abbassamento dei prezzi alla produzione.
“Confagricoltura Latina – concludono il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini e il direttore Mauro D’Arcangeli – chiede con forza che la Commissione Europea riveda la proposta di bilancio, garantendo il mantenimento di un bilancio PAC robusto, sostenendo il reddito degli agricoltori, garantendo risorse adeguate per la transizione sostenibile e la valorizzazione delle filiere di qualità. L’UE deve inoltre difendere attivamente i propri prodotti sui mercati internazionali, contrastando misure protezionistiche come i dazi e favorendo accordi commerciali equi, a tutela della capacità di export delle nostre produzioni. Sosteniamo con forza, a difesa delle imprese agricole pontine, l’impegno del presidente Giansanti e di Confagricoltura nazionale anche in vista della grande mobilitazione prevista per il prossimo mese di settembre. E’ fondamentale – concludono - che le istituzioni europee e nazionali si impegnino per un dialogo costante e costruttivo con le rappresentanze agricole, riconoscendo il loro ruolo insostituibile nella definizione di politiche efficaci e realistiche”.
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