Cronaca
24.07.2025 - 13:01
Si fingevano nipoti in difficoltà economiche o avvocati dopo presunti incidenti stradali per truffare anziani soli e indifesi. I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese hanno arrestato a Napoli due uomini di 32 e 41 anni, ritenuti responsabili di 18 truffe e casi di estorsione consumati a Roma tra il dicembre 2022 e il febbraio 2023. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine e risulterebbero coinvolti in altre truffe commesse nel 2023 anche nella provincia di Latina.
L’indagine, avviata dalla Procura di Roma dopo la denuncia di una delle vittime, ha ricostruito in maniera dettagliata un sistema collaudato di raggiro. Le vittime, tutte tra gli 80 e i 93 anni e spesso in condizioni fisiche fragili, venivano contattate telefonicamente da finti parenti o professionisti che, con storie inventate, le convincevano a consegnare denaro, gioielli e carte bancomat. In alcuni casi, i truffatori si introducevano nelle abitazioni riuscendo a sottrarre le carte e a prelevare direttamente dai conti correnti somme per circa 4mila euro.
Le indagini – condotte anche attraverso intercettazioni, analisi del traffico telefonico, acquisizione di immagini di videosorveglianza e riscontri bancari – hanno permesso di stimare un volume d’affari illecito di circa 400mila euro.
Nel corso della stessa operazione, è stato arrestato anche un terzo uomo di 40 anni, irreperibile da maggio e anch’egli originario di Napoli. L’uomo era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare per altre sette truffe aggravate ed estorsioni ai danni di anziani tra Roma, Udine e Pordenone, avvenute tra marzo e maggio 2024. Anche in questo caso, il valore dei beni sottratti sarebbe vicino ai 300mila euro.
L’intera operazione dimostra quanto sia ancora diffuso e grave il fenomeno delle truffe agli anziani. I Carabinieri invitano i cittadini, soprattutto i più anziani e i loro familiari, a diffidare di telefonate sospette e a contattare immediatamente le forze dell’ordine in caso di dubbio.
Va ricordato che, trattandosi di indagini preliminari, tutti gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
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