Solo un miracolo poteva far resuscitare la Grotta di Tiberio e questo miracolo quasi si sta avverando. Per quella che al momenti sembra una svista clamorosa, la Direzione Urbanistica e pianificazione territoriale della Regione Lazio ha recepito e sta mandano avanti l’iter della variante di piano regolatore che vede come ancora attivo in quanto struttura turistica l’hotel Tiberio. E, inoltre, la variante di piano, porterà ad una modifica della destinazione d’uso dell’area adiacente l’antro di Tiberio, da zona con vincolo di inedificabilità assoluta a tratto di litorale dove strutture turistiche possono esistere anche se con plurime regole di rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Ma è evidente che non è la stessa cosa. Allo stato è stata dichiarata aperta, a settembre scorso con un iter è tuttora corrente, la «verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale relativa alla variante di piano denominata “Individuazione aree per attività collettive e modifiche du Piano regolatore generale» ex legge 36/1987. Dunque la procedura è iniziata con le migliori intenzioni; l’istanza è stata presentata dal Comune di Sperlonga nel settembre del 2020 e, all’epoca, l’inserimento dell’hotel Grotta di Tiberio tra le strutture turistiche della città, era tutto sommato ancora plausibile. ma solo fino ad un certo punto : infatti il Tribunale si era pronunciato circa il fatto che gli abusi riscontrati nell’hotel erano tali da non poter essere soggetti a prescrizione.
Lo stesso provvedimento giudiziario concludeva con la richiesta all’amministrazione comunale di Sperlonga di assumere i provvedimenti conseguenti, vale a dire l’abbattimento. L’ente prima di agire nominò una commissione che si espresse, invece, a favore della sanatoria. Cioé, disse che gli abusi potevano essere superati ed era valida la sanatoria concessa. In seguito, il proprietario dei terreni adiacenti l’albergo, Carmine Tursi, per il tramite dell’avvocato Francesco Di Ciollo, intimò all’Ufficio tecnico del Comune di adempiere alla sentenza sulla imprescrittibilità degli abusi edilizi e di ordinare l’abbattimento dell’hotel. Cosa che il dirigente del Settore, Pietro D’Orazio, farà con provvedimento di demolizione nel maggio del 2022, un atto poi sottoposto a ripetuti ricorsi della proprietà dell’hotel. Tutte le azioni legali sono state respinte e da un anno l’hotel Grotta di Tiberio, costruito da una società di cui inizialmente è stato socio il sindaco Armando Cusani (quote poi cedute a familiari), è confiscato e deve essere inserito nel patrimonio immobiliare dell’Ente Comune di Sperlonga.