Il bollettino
07.08.2025 - 20:16
COMUNICATO STAMPA
WEST NILE, ESTESE LE MISURE DI CONTENIMENTO
E PREVENZIONE ANCHE ALLA ASL ROMA 3
La Regione Lazio ha esteso le misure di prevenzione e contenimento della diffusione del virus West nile - già previste per le Asl di Latina, Frosinone e Roma 6 - anche alla Azienda sanitaria locale Roma 3.
Una decisione assunta nel corso della cabina di regina odierna tra la Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria, l’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” - Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, oltre alla stessa Azienda sanitaria.
Ciò in considerazione di un caso di West nile riscontrato su una donna di 77 anni, con una possibile esposizione nella zona dell’Infernetto a Roma.
La signora è ricoverata in un reparto ordinario presso lo Spallanzani.
Entrando nel dettaglio delle positività riscontrate, nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dell’istituto Spallanzani, rispetto all’aggiornamento dello scorso 4 agosto, hanno certificato 12 nuovi casi, dei quali 8 con febbre e 4 con sindrome neurologica.
I nuovi casi sono stati rilevati prevalentemente nella provincia di Latina (Aprilia, Cisterna di Latina, Latina, Norma, Pontinia, Sezze e Terracina), oltre alle positività riscontrate nel Municipio X di Roma Capitale e nella provincia di Roma (Lanuvio, Nettuno e Velletri).
Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 106. In particolare:
A seguire, la suddivisione dei 106 casi di positività da virus West Nile:
Di seguito, si riportano le principali misure di contenimento raccomandate dalla Regione Lazio alle Asl interessate:
La Culex pipiens utilizza come focolai larvali soprattutto canali di medie, piccole e piccolissime dimensioni (canali di irrigazione, canalette di scolo bordo strada, ...).
Al fine di rendere più efficaci le attività di controllo del vettore, si raccomanda di allertare le Amministrazioni locali affinché provvedano a censire e georeferenziare questi corpi idrici, dando mandato alle ditte appaltatrici di provvedere a trattamenti larvicidi periodici di quelli in cui sia presente acqua, anche in minime quantità.
Per la protezione della popolazione che vive nei centri abitati, si raccomanda di effettuare questi trattamenti in un’area che comprenda il centro abitato stesso e una ulteriore area di due chilometri dalle abitazioni più esterne all’abitato.
Inoltre, si raccomanda a tutti i medici della regione Lazio e, in particolare quelli delle Asl Latina, Roma 6, Frosinone e Roma 3, di porre la massima attenzione alla diagnosi di casi invasivi neurologici da virus West nile, con la tempestiva valutazione neurologica di forme febbrili protratte in persone a rischio di forme gravi e di includere l’infezione da virus West nile nella diagnosi differenziale delle encefaliti, meningiti a liquor limpido, poliradicoloneuriti (simil Guillain-Barré) e paralisi flaccide acute.
Il virus West nile è trasmesso dalle zanzare e non si diffonde da persona a persona.Si raccomandano, quindi, tutte le più comuni pratiche di prevenzione per ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.
L’uomo viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare, ma non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone.
L’arma più efficace contro le zanzare resta sempre la prevenzione che ogni cittadino può mettere in atto per proteggersi dalle punture.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione