Cronaca
10.08.2025 - 11:32
Un altro morto per West Nile, si tratta dell’80enne Carlo Cecchini di Aprilia. Con questa salgono a 8 le vittime del virus nel Lazio, sette in provincia di Latina.
L’anziano era stato il primo contagiato dal virus ad Aprilia ed è morto questa mattina all’ospedale Santa maria Goretti di Latina dove era ricoverato da settimane. Le sue condizioni si sono aggravate tanto da portare al decesso.
Cecchini era particolarmente conosciuto in città e la notizia si è sparsa subito creando un profondo cordoglio ad Aprilia.
I funerali si terranno domani, lunedì 11 agosto, alle ore 16 presso la Chiesa di San Michele ad Aprilia.
Di seguito, si riportano le principali misure di contenimento raccomandate dalla Regione Lazio alle Asl interessate:
• sensibilizzazione dei medici (in particolare medici di famiglia, pediatri di libera scelta, medici dei dipartimenti emergenza, pronto soccorso e del territorio), dei veterinari del territorio, insieme con il supporto clinico e di laboratorio alla gestione del paziente;
• interventi di disinfestazione mirati nei focolai larvali di zanzara Culex pipiens (entro un raggio di 200 metri dai luoghi di sospetta circolazione virale);
• informazione ai cittadini sull’importanza della prevenzione dalle punture di zanzara e sulla collaborazione per eliminare i focolai larvali;
• prendere in considerazione la diagnosi di West nile nei pazienti con febbre di nuova insorgenza senza causa evidente;
• effettuare visite cliniche sugli equidi, nonché un’attività straordinaria di sorveglianza sierologica negli allevamenti situati intorno ai focolai sospetti o confermati.
La Culex pipiens utilizza come focolai larvali soprattutto canali di medie, piccole e piccolissime dimensioni (canali di irrigazione, canalette di scolo bordo strada, ...).
Al fine di rendere più efficaci le attività di controllo del vettore, si raccomanda di allertare le Amministrazioni locali affinché provvedano a censire e georeferenziare questi corpi idrici, dando mandato alle ditte appaltatrici di provvedere a trattamenti larvicidi periodici di quelli in cui sia presente acqua, anche in minime quantità.
Per la protezione della popolazione che vive nei centri abitati, si raccomanda di effettuare questi trattamenti in un’area che comprenda il centro abitato stesso e una ulteriore area di due chilometri dalle abitazioni più esterne all’abitato.
Inoltre, si raccomanda a tutti i medici della regione Lazio e, in particolare quelli delle Asl Latina, Roma 6, Frosinone e Roma 3, di porre la massima attenzione alla diagnosi di casi invasivi neurologici da virus West nile, con la tempestiva valutazione neurologica di forme febbrili protratte in persone a rischio di forme gravi e di includere l’infezione da virus West nile nella diagnosi differenziale delle encefaliti, meningiti a liquor limpido, poliradicoloneuriti (simil Guillain-Barré) e paralisi flaccide acute.
Il virus West nile è trasmesso dalle zanzare e non si diffonde da persona a persona.
Si raccomandano, quindi, tutte le più comuni pratiche di prevenzione per ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.
L’uomo viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare, ma non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone.
L’arma più efficace contro le zanzare resta sempre la prevenzione che ogni cittadino può mettere in atto per proteggersi dalle punture.
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