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Giudiziaria

Quelle «garanzie» di Galluzzo

L’oscuro addetto al servizio delle mense pubbliche assorbe larga parte dell’informativa della Dia che supporta i procedimenti a carico di Nicola Schiavone. Pedinato e intercettato: ecco cosa disse

Quelle «garanzie» di Galluzzo

Da comprimario a protagonista di quella che doveva essere la scalata di Nicola Schiavone, detto ‘o russ, a Minturno: così emerge il personaggio Sabato Galluzzo nell’informativa redatta dalla Dia nel 2021 e oggi allegata ai procedimenti che provano la veloce riorganizzazione dell’imprenditore di Casal di Principe. Il ritorno di Schiavone nell’ambiente dei lavori pubblici prevedeva di andare oltre le città dell’agro aversano, un po’ troppo sotto i riflettori; di qui l’idea di sbarcare nel primo centro oltre confine ma pure quella non fu una scelta casuale, bensì dettata dalla presenza a Minturno dei fratelli Fabio e Sabato Galluzzo. Ed è proprio grazie a Fabio Galluzzo che  ‘o russ apre un primo contatto con un imprenditore originario del Canada ma che aveva già svolto lavori in provincia di Latina.
Sabato Galluzzo invece è più deciso e «garantisce» a Nicola Schiavone che potrà entrare nella sfera in cui si decidono gli appalti pubblici, quelli per chiamata, senza gara. Viene anche organizzato un appuntamento, il 21 luglio 2020, presso il bar Morelli, filmato dagli uomini della Dia e quel giorno effettivamente risulta presente oltre ai due anche una persona dell’apparato del Comune di Minturno. Ciò che i tre si dicono sfugge al sistema di captazione per un errore alla partenza della registrazione, ma viene intercettata la seconda parte, quella in cui ci sono Sabato Galluzzo e Nicola Schiavone, mentre l’altro è ormai andato via. Dal loro dialogo  gli investigatori apprendono che a Minturno, dove Schiavone era pronto a farsi largo, c’erano già altri uomini di Casal di Principe. E tra loro, ha messo nero su bianco la Dia, Gennaro Martino, 54enne, fratello di Giuliano Martino, ritenuto dalla Dda affiliato al clan Russo (costola degli Schiavone). A quell’incontro seguono plurime telefonate tra Galluzzo e Schiavone e in una specifica, del  3 agosto 2020, Galluzzo comunica che grazie al loro «gancio» in amministrazione sarebbero riusciti ad incontrare a breve un  tecnico del Comune, «che poteva fornire notizie dettagliate sui bandi di gara ancora da pubblicare». Dall’informativa della Dia emergono anche altri dettagli sulle dichiarazioni fatte da Sabato Galluzzo, oggi 54enne, su come inserire l’amico casalese nel settore delle opere pubbliche locali. Il contatto tra i due è quasi frenetico quell’estate, in una girandola di appuntamenti e colloqui telefonici che, però, non risulta, ad oggi, abbiano portato a risultati concreti. Ma allora perché Sabato Galluzzo, soprannominato «Ninnì»,  un operatore stagionale dipendente della ditta che si occupa del servizio mense a Minturno, dice di poter incidere sul Comune al punto da accreditare Schiavone e la sua società di costruzioni? Millanteria? O peso reale? Di sicuro, secondo quanto riportato in atti, il 6 maggio 2021 Nicola Schiavone ‘o russ, «accompagnato da una terza persona presso l’ufficio tecnico» si presenta e presenta la sua società, «Vonax Group» riferendo che era un’impresa che partecipava a gare pubbliche e consegnando la visura camerale della società. L’interlocutore di Schiavone (da lui chiamato ‘dottore’) ha affermato in quella occasione che da pochi giorni era stato pubblicato sull’albo pretorio un avviso per la redazione di una short list per le imprese da convocare per lavori ad affidamento diretto.

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