Il Tribunale del Riesame ha confermato il quadro accusatorio nei confronti dell’uomo di 53 anni di Latina accusato di aver incendiato l’auto della ex. Nei giorni scorsi il legale dell’indagato aveva impugnato il provvedimento restrittivo firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina.
L’utilitaria della donna era parcheggiata in una zona centrale della città e nel giro di pochi attimi le fiamme avevano avvolto l’abitacolo. La vettura era stata distrutta.
I fatti contestati erano avvenuti alla fine di giugno e nei confronti dell’uomo era stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere sulla scorta degli elementi raccolti.
Nel corso dell’interrogatorio il presunto responsabile aveva negato di aver incendiato l’auto e aveva dichiarato che con la donna vi erano stati degli attriti.
Il reato è stato riqualificato da atti persecutori in maltrattamenti. In base a quanto ricostruito dal pubblico ministero Giorgia Orlando, titolare del fascicolo, avrebbe maltrattato la donna con messaggi, telefonate dal tono minaccioso, provocando nella parte offesa un forte stato di ansia e agitazione.
Il 53enne era stato arrestato ed era finito in carcere a Latina. Il reato era stato riqualificato da stalking in maltrattamenti. Il fatto più grave contestato dagli inquirenti è avvenuto quando il 53enne aveva incendiato l’auto della donna, un’ utilitaria parcheggiata in una zona del centro di Latina. L’incendio dell’auto era stato un pesante atto intimidatorio al termine di una escalation.
La parte offesa aveva raccontato di essere stata costretta a cambiare le sue abitudini di vita e di aver avuto un fondato timore per la sua incolumità. La denuncia in Questura, le indagini e infine l’arresto hanno portato alla fine di un incubo.