Il fatto
31.08.2025 - 08:30
«Mi hai guardato male l’altra sera». Era stata questa la scusa con parole dal tono intimidatorio. Poi la feroce aggressione con una bottiglia di vetro scagliata sul viso, vittima un minore, uno studente di 16 anni, finito in ospedale con 40 giorni di prognosi. L’autore è stato arrestato dai Carabinieri: è un 19enne ed è ritenuto il presunto responsabile dei fatti avvenuti nella notte del 2 giugno del 2024 in pieno centro, nel quartiere dei pub in una zona appartata di via Fratelli Bandiera, a due passi da via Cesare Battisti e da via Don Morosini, nel cuore della movida pontina. Il diverbio in un primo momento sembrava chiuso e la storia finita lì.
L’adolescente era stato invitato da un’altra persona a porgere le scuse al 19enne e aveva accettato di farlo ma solo per evitare ripercussioni e vendette. Ma alla fine non è stato così secondo quanto ricostruito. Quello che doveva essere un chiarimento e dai modi all’inizio concilianti è diventata una brutale aggressione. Le indagini del pubblico ministero Giuseppe Bontempo, sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Latina.
M.M., queste le sue iniziali, 19 anni di origine straniera ma residente nel capoluogo - secondo la ricostruzione dei fatti - ha tirato fuori all’improvviso una bottiglia e ha colpito la vittima. L’origine del pestaggio è riconducibile - secondo i riscontri raccolti - ad un episodio avvenuto alcuni giorni prima in un locale: l’aggressore avrebbe detto al minore che lo avrebbe guardato male. L’adolescente era stato ferito al labbro, era caduto a terra, aveva perso molto sangue ed era stato trasportato con urgenza in ospedale. Aveva riportato la frattura del setto nasale, di alcuni denti ed era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. L’indagato è difeso dall’avvocato Daniele Giordano.
Gli investigatori hanno contestato l’aggravante dei futili motivi. Il 19enne quando si è avvicinato al minore gli ha detto. «Non sai chi sono io». L’episodio aveva suscitato anche un certo allarme sociale per le modalità violente con cui si era consumato in una zona frequentata dai ragazzi soprattutto nel fine settimana. L’attività investigativa era stata condotta dagli uomini dell’Arma che hanno fatto piena luce sui fatti e hanno ricostruito le fasi dell’aggressione, prima verbale e poi fisica. E’ emerso che il 19enne ha afferrato per il collo il minore ed è stato fermato solo per l’ intervento di alcune persone, fino a quando ha preteso le scuse dalla vittima che mentre gli porgeva la mano è stata colpita con una bottigliata sul viso. L’accusa è lesioni aggravate e porto abusivo di arma.
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