Un inquietante episodio consumato nel cuore della notte di ieri sul lungomare di Latina, rischia di alimentare un nuovo clima di tensione sulla gestione dei chioschi del lato “B” tra Capoportiere e Rio Martino. Poco prima delle 2 il custode notturno del primo chiosco è stato aggredito in circostanze alquanto insolite e infine rapinato del telefono. Del caso si stanno occupando gli investigatori della Polizia, prima di tutto per inquadrare l’episodio e individuare i responsabili, ma anche per capire se dietro questo fatto possa esserci dell’altro. Gli incendi di due anni fa sono un ricordo ancora nitido tra gli esercenti del lido e la presenza del vigilante ne è la prova evidente.
Il chiosco era chiuso già da un po' e il guardiano notturno, impiegato per un istituto di vigilanza privato, era solo nel porticato con le luci accese, quando si sono presentati due sconosciuti a bordo di un’auto. Sono scesi dall’abitacolo e si sono avvicinati all’uomo chiedendo di consumare delle birre. Il custode li ha informati che l’esercizio commerciale era chiuso, ma visti i toni insistenti dei due li ha spinti fuori dalla tettoia verso la strada. Una reazione alla quale i due uomini hanno replicato subito con violenza, colpendo al volto il guardiano. Ne è nata una colluttazione sul bordo della strada durata una manciata di secondi, prima che gli sconosciuti tornassero in auto per allontanarsi in direzione di Rio Martino. Nel parapiglia sono anche riusciti a sottrarre lo smartphone alla vittima.
Il vigilante è riuscito quindi a chiedere aiuto e sul posto, con i poliziotti della Squadra Volante, sono intervenuti i soccorritori di un’ambulanza che lo hanno medicato: non ha riportato gravi conseguenze, se l’è cavata tumefazioni al volto, soprattutto all’altezza di un occhio. Gli agenti hanno raccolto una descrizione degli aggressori e della loro auto per avviare le ricerche e le indagini del caso. Per ora non viene esclusa alcuna ipotesi, ma un atto di prepotenza del genere non può che prestare il fianco a interpretazioni di vario genere, soprattutto sulla strategia della tensione imposta due anni fa, con attentati devastanti e tentativi di incendi falliti per un soffio. L’attenzione delle forze di polizia resta alta.