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Cronaca

Minorenni rapinati in centro: la testimonianza di una vittima

Le testimonianze delle vittime ricostruiscono episodi di violenza e intimidazioni: «Ci bloccavano e dicevano di essere campioni di pugilato»

Minorenni rapinati in centro: la testimonianza di una vittima

«Uno mi ha bloccato davanti e uno di dietro, non avevo possibilità di allontanarmi e di dire no alla loro richiesta senza entrare in contatto con loro». E’ un passaggio della testimonianza di una delle vittime delle rapine commesse dai due arrestati ieri dalla polizia di Latina. 

L’incubo è finito..Avevano rapinato sei minori  ad agosto in pieno  centro a Latina  <Sì ho avuto molta  paura», ha raccontato  un adolescente.  Hanno un’età tra i 15 e i 17 anni le vittime.  <Non mi va di litigare.  Dacci i soldi, forza>. E hanno preso 20 euro.  E poi. <Faccio pugilato, sono un campione>. Le mani nelle tasche e un braccio attorno al collo per terrorizzare alcuni giovanissimi di Latina, individuati e rapinati sempre con le stesse modalità. Hanno agito così in due tra piazzale dei Bonificatori e piazza del Popolo.

In carcere sono finiti i presunti responsabili: Rachid Morchidi, 19 anni  e Kim Gavin Murorunkwere, 20 anni di origine straniera residenti a Latina.  Gli agenti della Squadra Mobile di Latina hanno arrestato gli autori  che devono rispondere di rapina aggravata ed estorsione. Il giudice per le indagini preliminari  del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, ha accolto le risultanze investigative del pubblico ministero  Giuseppe Miliano, titolare dell’inchiesta del Procuratore facente funzioni Luigia Spinelli e i due giovanissimi sono finiti in carcere. Nel provvedimento restrittivo il magistrato  ha messo in evidenza che gli adolescenti sono stati  vittime di atti di violenza e soprusi. Sono stati terrorizzati.  <Dobbiamo ringraziare i cittadini che hanno denunciato -  ha detto il Questore Fausto Vinci - l’appello lanciato nei giorni scorsi dal Procuratore Luigia  Spinelli ha sortito effetto. Questo risultato  è il frutto anche della fiducia dei cittadini>. Nel giro di pochissimi giorni è stato chiuso il cerchio. <Hanno approfittato della fama criminale che si sono costruiti in questo periodo - osserva il dirigente della Squadra Mobile Giuseppe Lodeserto che ha coordinato l’inchiesta  - e  hanno scelto come target di vittime sempre dei minori che stavano trascorrendo delle serate tranquille>. Un minore ascoltato dalla Polizia  ha raccontato di aver avvertito un forte senso di ansia quandoha parlato di uno dei rapinatori. <Aveva cattive intenzioni e non riuscivo a compiere alcuna azione difensiva anche perchè il soggetto aveva in me un atteggiamento che provocava paura>.

Il racconto della vittima

«Ho capito che litigare voleva dire che mi avrebbero aggredito, ho ceduto la banconota da 20 euro che era l’unica che mi era rimasta». Un’altra vittima invece ascoltata dagli investigatori ha raccontato di aver avvertito un forte senso di ansia. «Aveva cattive intenzioni e non riuscivo a compiere alcuna azione difensiva anche perchè il soggetto aveva in me un atteggiamento che provocava paura». Un altro minore invece ha ricostruito cosa è avvenuto poche settimane fa nel centro di Latina. E’ un’altra rapina. In questo caso sono due le vittime e la descrizione è relativa alle modalità di azione degli indagati.

«All’improvviso prendeva il mio amico per il braccio e gli sfilava la pochette nello stesso momento in cui il ragazzo che si avvicinava a me mi chiedeva di prestargli 5 euro». Subito dopo una frase che spesso si ripete in questa inchiesta. «Sono un campione di pugilato», ripetuto anche con tono intimidatorio per spaventare e ricevere in cambio altri soldi. Significativo un episodio avvenuto in piazza del Popolo quando ad un adolescente viene strappato un borsello e rovistando all’interno uno dei due indagati prende cinque euro che si mette in tasca e un flaconcino di profumo. «La vittima della rapina allungava la mano per riprendersi il borsello ma veniva spintonata e fatta indietreggiare e con fare di sfida si spruzzava il profumo che poi restituiva alla vittima». I due indagati che sono in carcere, sono difesi dagli avvocati Davide De Mauri ed Emanuele Farelli, oggi saranno ascoltati dal giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia.

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