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Cronaca

Raid e pugni in classe, paura ai Castelli

Un 18enne e un minorenne prendono a pugni il figlio di un’insegnante del liceo Valiati di Genzano

Raid e pugni in classe,  paura ai Castelli

Una spedizione punitiva in piena regola messa in atto da due ex studenti del Liceo Scientifico “Giovanni Vailati” di Genzano. Secondo una prima ricostruzione infatti, i due ex sttudenti dell’istituto, ex compagni della vittima, avrebbero avuto gioco facile ad accedere alla classe proprio in virtù del fatto che frequentavano il Liceo. A chi gli ha chiesto cosa dovevano fare, avrebbero risposto di voler parlare con qualche professore. Forse un saluto ai professori. Nessuno li ha quindi fermati nonostante non fossero più iscritti. E così i due hanno raggiunto la classe di un 15enne, peraltro figlio di una insegnante del plesso, e dopo qualche parola lo hanno aggredito violentemente. Una spedizione punitiva vera e propria e organizzata a tavolino. I due aggressori infatti, sono un ragazzo maggiorenne ed uno ancora minorenne. Per evitare i guai più grossi, il maggiorenne non ha materialmente effettuato l’aggressione, che è stata portata a termine dal complice più giovane, ma si è “limitato” a riprendere tutta la scena con il telefonino.

Un gesto inquietante che potrebbe nascondere dietro qualcosa di molto grave. A chi era destinato il video? Perché mettere in atto una spedizione punitiva come quella? L’altra domanda che viene spontanea è: il 15enne è stato puntio per qualcosa che ha fatto, per qualcosa che ha visto o detto? Oppure l’aggressione è maturata come vendetta per qualcosa fatto dalla madre, insegnante nello stesso Liceo? Domande e dubbi le cui risposte potrebbero essere ancora più inquietanti. Intanto in attesa che i genitori del 15enne sporgano formale denuncia, si apprende che la vittima dopo essere stata medicata al pronto soccorso, è stata dimessa con una prognosi di 10 giorni.
La reazione della dirigenza del Liceo è stata affidata alle parole della dottoeressa Donatella Savastano che, dopo aver condannato il gesto e dettasi “sconcertata” ha firmato una circolare in cui si ribadisce il divieto «a qualsiasi persona estranea all’Istituzione, priva di autorizzazione del Dirigente Scolastico scritta e protocollata, di accedere, di circolare, di avere contatti con gli studenti o con il personale scolastico, nonché di operare nelle strutture interne della scuola in qualsiasi momento della giornata».

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