Resta integro il quadro accusatorio e restano inalterate le esigenze cautelari nei confronti del giovane residente a Latina accusato di aver picchiato un minore. Lo aveva colpito con una bottiglia di vetro rotta sul viso, rompendogli il naso e provocando gravi ferite sulla bocca. L’aggressione si era consumata in via Fratelli Bandiera nel quartiere della movida pontina. Nei giorni scorsi si è svolta l’udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Roma, era stato l’avvocato Daniele Giordano che assiste il presunto responsabile, ad impugnare il provvedimento restrittivo e a presentare il ricorso. I giudici romani si sono pronunciati e hanno rigettato la richiesta di una misura cautelare meno afflittiva. Erano stati i Carabinieri della Compagnia di Latina a risalire all’insospettabile 19enne, destinatario di un provvedimento firmato dal gip Mara Mattioli che aveva accolto le risultanze investigative della Procura e del pubblico ministero Giuseppe Bontempo.
La parte offesa terrorizzata per quello che era accaduto, aveva riportato una prognosi di 40 giorni ed era stata sottoposta anche ad un intervento chirurgico. «Mi avevi guardato male l’altra sera in discoteca», era stata la scusa per avvicinarsi alla vittima e poi per l’aggressione.
I fatti contestati erano avvenuti nel quartiere dei pub di Latina nel giugno del 2024 e gli accertamenti degli uomini dell’Arma - anche in base alle testimonianze raccolte - hanno portato al giovane destinatario del provvedimento restrittivo. L’indagato si era reso irreperibile ed era stato arrestato lo scorso agosto a Ponza. La parte offesa aveva riportato la frattura del setto nasale e di alcuni denti ed era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico