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Il caso

Maxi truffa allo Stato per 70 milioni di euro: il «giro» voluto da Proietti

Ieri in aula la ricostruzione del curatore fallimentare: una rete di società utilizzate per barare sui contributi a Inail, Inps ed Erario

Maxi truffa allo Stato per 70 milioni di euro: il «giro» voluto da Proietti

In un lungo esame del curatore Salvatore Percuoco ieri in Tribunale è stata ricostruita quella che, probabilmente, è una delle maggiori truffe in danno dello Stato degli ultimi anni. Ammonta complessivamente a oltre 70 milioni di euro per mancati versamenti da parte di sette società (tutte fallite) a soggetti pubblici creditori, tra Erario, Inps e Inail.

Nel processo per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta e alla truffa il principale imputato è il commercialista Claudio Proietti, più altre 19 persone coinvolte a vario titolo, ossia Lino Sarallo, Luca Protani, Giuseppe Vitiello, Angela Di Legge, Emanuela Mercuri, Cesilio Iezzi, Pier Paolo Pecorilli, Federica Battisti, Aldo Battisti, Denise Fantigrossi, Giacomo Pecorilli, Luca Pecorilli, Ricardo Pecorilli, Giuliana Bianchi, Giulio Evangelista, Vincenzina Scarnicchia, Alessandro Pagano, Riziero Centra, Salvatore Pecorilli.

Nelle contestazioni si ritiene che Proietti, Sarallo, Protani, Di Legge, Mercuri e Tilli abbiano «organizzato, promosso e comunque fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di delitti tributari». Tra gli altri: dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, occultamento o distruzione di documenti contabili, indebita compensazione.

Per tutti l’accusa è anche quella di truffa aggravata ai danni dello Stato e bancarotta «attraverso la costituzione di società fittizie, amministrate da prestanome e destinate al fallimento,  su cui far gravare gli oneri tributari e previdenziali delle società realmente operative». Fatti scoperti all’esito di accertamenti della Guardia di Finanza effettuati nel 2017 ma che hanno riscontrato un modus agenti illecito risalente già al 2012, motivo per il quale è stata raggiunta la cifra record di oltre 70 milioni di euro di omessi versamenti.

Claudio Proietti viene considerato «capo promotore e organizzatore dell’associazione, con il compito di costituire ed amministrare di fatto le società su cui far gravare i debiti tributari e previdenziali e destinate al fallimento, nonché di coordinare l’operato degli altri professionisti inseriti nell’associazione, di individuare i prestanome  da porre quali amministratori delle società, di coordinare le movimentazioni bancarie sui conti correnti intestate alle società costituite per finalità illecite».

In questo contesto esistevano gruppi di lavoratori che in realtà erano solo «una posta finta» in società che erano già destinate al tracollo. Una sorta di grande rappresentazione teatrale contro l’Erario e gli altri enti previdenziali che ha coinvolto AB Trasporti, Esi srl, Eurotrasporti, Five Points srl, T&L srl, Omnia Data srl, Ise srl.

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