Il fatto
03.10.2025 - 13:00
È iniziato davanti al collegio penale Nadile-Villani-Romano il dibattimento del processo “Assedio”, incentrato sulle presunte infiltrazioni criminali nel Comune di Aprilia. Alle 11.24 è cominciata la seduta con la chiamata del perito incaricato della trascrizione delle intercettazioni.
Pochi minuti dopo, alle 11.36, è toccato al primo testimone della Direzione Distrettuale Antimafia, un ufficiale della polizia giudiziaria di Roma, a ricostruire i passaggi chiave dell’inchiesta.
Le indagini della Dda erano partite nel 2018 sui Gangemi, famiglia già colpita da un maxi sequestro di beni ma con Sergio Gangemi ritenuto ancora operativo attraverso diverse società. Secondo gli inquirenti, Sergio Gangemi rappresentava il collegamento tra Aprilia e Roma con la famiglia Nicoletti. Proprio monitorando i suoi rapporti, gli investigatori arrivarono a Forniti, accusato di traffico di droga.
Da marzo 2018 la Dda affidò quindi ai Carabinieri di Aprilia il compito di indagare sul territorio locale, mentre a Roma l’attenzione si concentrava sul patrimonio e sui legami con la criminalità organizzata.
Nel corso delle attività è emerso anche un rapporto tra i Gangemi e la famiglia Senese, che ha portato ad approfondire le indagini sulle società con ramificazioni da Milano alla Calabria, passando per Aprilia.
Con la fase dibattimentale aperta e i testimoni che hanno iniziato a parlare, il processo “Assedio” entra nel vivo.
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