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Giudiziaria

Processo Assedio ad Aprilia: prime intercettazioni in aula, difese contestano modalità di trascrizione

Prime intercettazioni discusse in aula riguardano l’ex vice sindaco Principi e la gestione di pratiche societarie; le difese contestano l’assenza di trascrizioni ufficiali.

Processo Assedio ad Aprilia: prime intercettazioni in aula, difese contestano modalità di trascrizione

È iniziato oggi al Tribunale di Latina il processo noto come Assedio, legato all’operazione che ha portato in carcere, tra gli altri, l’ex sindaco di Aprilia Lanfranco Principi nel luglio del 2024. L’udienza si è concentrata sulle prime intercettazioni discusse in aula, catturate tramite un trojan installato sul cellulare dell’allora vice sindaco Lanfranco Principi.

Tra le conversazioni riportate dalla pubblica accusa, la prima riguarda una pratica relativa a Gangemi per l’acquisizione di un ristorante. Secondo la ricostruzione, Principi racconta a un interlocutore di aver incontrato due dipendenti inizialmente riluttanti a licenziarsi, ma che due giorni dopo, dopo aver parlato con Gangemi, avrebbero cambiato idea.

Un’altra intercettazione riguarda una conversazione tra Casentini, nipote di Forniti, e altri soggetti sulla costituzione di parte civile del Comune di Aprilia dopo l’arresto dei fratelli Gangemi e di Forniti per presunte intimidazioni e estorsioni aggravate. La terza conversazione discussa riguarda Antolini e De Luca, che parlano dei costi per sostenere le famiglie degli arrestati, ribadendo che si tratterebbe di un aiuto mosso da pura amicizia, al fine di evitare possibili conseguenze legali.

Le difese hanno contestato la possibilità che la teste riferisse il contenuto delle intercettazioni, non ancora trascritte né vagliate dal perito. I legali hanno sottolineato come l’assenza dei testi scritti impedisca di fare eventuali contestazioni e di basarsi sui brogliacci delle conversazioni. Le trascrizioni, hanno spiegato, saranno disponibili solo tra circa 90 giorni. Per questo motivo, le difese hanno chiesto il rinvio del controesame della teste fino alla disponibilità dei testi ufficiali.

La presidente del collegio ha preso atto della richiesta ma ha disposto di proseguire con l’esame della teste da parte del pubblico ministero, riservandosi di decidere successivamente sulla richiesta di rinvio.

Il processo proseguirà nelle prossime udienze, con la programmazione delle verifiche tecniche e delle trascrizioni ufficiali delle intercettazioni, fondamentali per le contestazioni delle difese.

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