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Lutto

Tragedia in volo, gli amici ricordano il colonnello Mettini: «Una persona speciale, siamo affranti

Ieri il Prefetto Ciaramella ad Aprilia per far visita alla famiglia dell'uomo. Gli amici: «Per lui la famiglia e il lavoro venivano prima di tutto»

Tragedia in volo al Circeo, Aprilia ricorda il comandante Mettini che abitava in città

Il colonnello Simone Mettini

Dolore e incredulità, sono questi i sentimenti che albergano nella comunità di Aprilia per la scomparsa del colonnello Simone Mettini, il comandante del 70° Stormo di Latina morto nell’incidente aereo di mercoledì insieme all’allievo pilota Lorenzo Nucheli. Da oltre un anno era al timone della scuola di volo con sede all’aeroporto militare di Latina Scalo, un trasferimento che gli aveva permesso di avvicinarsi agli affetti più cari.

Mettini viveva ad Aprilia con la moglie e due figli, proprio nella sua casa in via Marconi ieri mattina si è assistito a un pellegrinaggio silenzioso e commosso delle autorità civili e militari. Hanno fatto visita alla famiglia il Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella, il comandante provinciale dei Carabinieri di Latina colonnello Christian Angelillo e i vertici del Comani. Insieme a loro anche diversi colleghi della scuola di volo. «Veniva da noi al bar di prima mattina, usciva molto presto di casa per andare a lavoro e rientrava la sera. Una bravissima persona, che teneva molto alla famiglia»: ci raccontano al “Caffè La Perla” che si trova a pochi passi dalla casa di Mettini. Chi lo conosceva bene è l’avvocato Donato Felline, il suo studio legale è nel palazzo dove abita famiglia del comandante. «Simone era una persona squisita, eccezionale, dedita al lavoro e al vivere civile. Ero felice - ricorda l’avvocato Felline - per il suo trasferimento a Latina che gli aveva permesso di avvicinarsi a casa. Anche i genitori di lui si erano trasferiti ad Aprilia per aiutarli con i bambini. Ci siamo visti spesso, anche a casa per cena con la famiglia. Gli rivolgo un pensiero speciale perché era una persona speciale, sono affranto per la sua scomparsa».

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