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Il fatto

Tentata estorsione, lesioni e stalking, oggi l'interrogatorio di Spinelli

Il pm Taglione nella richiesta cautelare: intimidazioni con metodo simbolici

Tentata estorsione, lesioni e stalking, oggi l'interrogatorio di Spinelli
Questa mattina  sarà ascoltato nel carcere di Latina Mattia Spinelli, 20 anni di Latina, arrestato dalla Squadra Mobile per tentata estorsione aggravata, lesioni e stalking. E stato  sottoposto alla misura restrittiva firmata dal giudice per le indagini preliminari Laura Morselli che ha emesso il provvedimento restrittivo su richiesta del pubblico ministero Martina Taglione, titolare dell’inchiesta. Spinelli è difeso nel procedimento  dagli avvocati Gaetano Marino e Massimo Frisetti.
Nella richiesta di misura cautelare, il magistrato inquirente ha sottolineato che il giovane è inserito in un contesto di traffici di sostanze stupefacenti nella piazza di spaccio conosciuta  a Latina come quella dei Palazzi Arlecchino. È il pm a sottolineare per quanto riguarda il reato di tentata estorsione che le intimidazioni alla parte offesa sono state portate avanti con «metodi simbolici, da richiamare modalità tipiche delle organizzazioni criminali più strutturate». Il gip ha sottolineato un altro punto:
«Ci si trova di fronte ad un comportamento che presenta caratteri di serialità».La scorsa estate Spinelli  avrebbe preteso una somma di denaro dalla parte offesa e avrebbe compiuto una serie di azioni di forza per avere i soldi, come aggressioni e minacce fino agli  atti persecutori. Sul caso interviene Annalisa Di Prospero referente di Libera per Latina e Gianpiero Cioffredi, referente per il Lazio.
«L’arresto  sembra delineare nuove forme di modelli criminali più fluidi ed imprevedibili rispetto ai clan storicamente presenti a Latina - osserva Libera - Questo ha determinato un conflitto per il controllo del territorio e delle piazze di spaccio che negli ultimi mesi ha visto il capoluogo pontino teatro di una inquietante successione di eventi criminali. Emerge  a Latina un modello criminale che rischia di andare in direzione di una vera e propria camorrizzazione dei nuovi clan con conseguenze devastanti per la convivenza civile. La risposta dello Stato alla guerra tra clan di questi mesi è stata efficace ed importante e come Libera esprimiamo gratitudine e sostegno alle forze di polizia, alla Prefettura e alla Procura di Latina».   

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