Il processo
07.10.2025 - 13:00
"La morte di Satnam è stata causata da uno choc emorragico, con cure tempestive e immediate si sarebbe salvato". È quello che ha detto oggi nel corso della sua deposizione il medico legale Cristina Setacci nel processo per la morte del bracciante agricolo indiano Satnam Singh che vede imputato Antonello Lovato 39 anni.
"Un intervento di soccorso immediato poteva produrre un successo terapeutico" ha aggiunto il medico legale. Il processo si sta svolgendo nella Corte d’Assise del Tribunale di Latina. Il bracciante agricolo era morto nel giugno del 2024 per le ferite riportate in un incidente sul lavoro avvenuto in un’azienda agricola a Borgo Santa Maria alle porte di Latina. Imputato con l’accusa di omicidio volontario con il dolo eventuale il suo datore di lavoro detenuto in carcere dal 2 luglio del 2024. Non lo aveva portato in ospedale e non aveva chiamato i soccorsi ma aveva caricato Satnam Singh su un furgone lasciandolo davanti casa in via Genova a Borgo Bainsizza.
"Un intervento immediato - ha ribadito il medico legale in aula - poteva produrre un successo terapeutico e salvare la vita a Satnam, si è perso tempo, se in trenta minuti si arrivava al Pronto Soccorso, si poteva bloccare l'emorragia". Il medico legale ha risposto alle domande del pubblico ministero Marina Marra, delle parti civili e delle difese di Lovato durante il controesame.
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