Cerca

Il caso

Palestre negate alle associazioni sportive, il Codacons diffida il Comune

Ritardi nel bando per la concessione degli spazi: “Proroga incomprensibile negata dall’Ente, le conseguenze di questa scelta sono drammatiche”

I campi da volley nella palestra della scuola Menotti Garibaldi

I campi da volley nella palestra della scuola Menotti Garibaldi

Il Codacons Latina, unitamente al "Comitato per l'Emergenza Sport ad Aprilia" (di cui fanno parte Asd Virtus Basket Aprilia,  Giovolley Srl Ssd, Asd Dilettanti Samurai Aprilia, Asd Pianeta Volley Aprilia Team, Asd Olympia, Asd Anaspol, Asd Europa, Asd Asks Campo di Carne, Asd Volley School Aprilia, Asd Pallavolando a Tutto Tondo 5 Rondini di Aprilia e Asd Judo Aprilia) che riunisce società e associazioni sportive dilettantistiche del territorio locale, ha formalmente costituito in mora e diffidato il Comune di Aprilia a causa della mancata assegnazione delle palestre scolastiche comunali per la stagione sportiva 2025/2026. La vicenda ha origine dalla scadenza, nel giugno 2025, delle concessioni triennali per l'utilizzo in orario extrascolastico delle palestre comunali. "L'inerzia dell'Amministrazione Comunale Apriliana sta impedendo a circa 1000 atleti, la maggioranza dei quali minori, di iniziare le attività, con gravissimi disagi per le famiglie e per l'intera comunità.  Nonostante la scadenza fosse nota – afferma il Codacons - e l'avvio della nuova stagione sportiva fissato come di consueto per il 1° settembre, il Comune di Aprilia ha omesso di indire per tempo una nuova procedura di gara”.

Solo il 19 agosto 2025, a seguito delle sollecitazioni delle stesse associazioni, l'Amministrazione ha pubblicato un bando di gara, fissando il termine per la presentazione delle domande al 14 settembre 2025. Tardivamente secondo le associazioni, una tempistica che ha reso materialmente impossibile l'avvio delle attività per l'inizio della stagione, prevista per il 1° primo settembre, data anteriore alla scadenza per la partecipazione al bando stesso. "Di fronte a questa situazione, le ASD hanno richiesto una proroga tecnica delle precedenti concessioni per garantire la continuità del servizio nelle more della conclusione della gara. Tale richiesta - spiega il Codacons - è stata incomprensibilmente negata dal Comune, che ha concesso un'autorizzazione del tutto parziale e inadeguata, limitata ai soli "giorni e orari di svolgimento di tornei e campionati", ignorando la necessità fondamentale degli allenamenti e della preparazione atletica, indispensabili per la partecipazione a qualsiasi competizione e per la tutela della salute degli atleti. Le conseguenze di questa cattiva gestione sono drammatiche e quantificabili: interruzione di un pubblico servizio (circa 1000 atleti, in gran parte bambini e ragazzi, sono privati del loro diritto costituzionale a praticare sport); danno occupazionale (circa 50 lavoratori sportivi non hanno potuto essere contrattualizzati in conformità con la nuova Riforma dello sport), danno economico e sociale: (le associazioni subiscono la perdita di iscritti, che si rivolgono a strutture private) e danno erariale (il Comune rinuncia immotivatamente a percepire i canoni di concessione, mantenendo le palestre pubbliche ferme e inoperative negli orari pomeridiani)".

Per questo motivo il Codacons e le associazioni auspicano che si possa consentire l'immediato rientro nelle palestre e la ripresa delle attività. "Almeno fino alla conclusione della procedura di gara - concludono - nell'interesse di tutti gli atleti, degli operatori del settore e delle famiglie coinvolte".

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione