Cronaca
13.10.2025 - 09:45
«Il danno non è tanto economico, ma è un possibile danno nemmeno solo per la parrocchia, per le attività sportive per cui era stato necessario prenderlo, ma si è tolta la possibilità di intervenire con uno strumento salvavita magari durante una emergenza nei giorni del mercato settimanale visto che qui intorno non vi sono altri apparecchi così a portata di mano». Don Gabriele della parrocchia di San Pietro e Paolo del Quartiere Primo ci tiene a ringraziare in primo luogo i tanti parrocchiani che, appreso del furto del defibrillatore che si trova nell’oratorio, si sono subito fatti avanti chiedendo quanto possono mettere a disposizione per acquistarne uno nuovo. Poi però non può nascondere l’amarezza per un gesto del genere. «Non è certo la prima volta che subiamo furti. A volte capiamo che si tratta di persone in fortissime difficoltà.
A volte hanno rubato scatolette di tonno e altri alimenti, se avessero chiesto avrebbero ricevuto anche di più. Questo furto è davvero sconcertante, ma andiamo avanti. L’apparecchio è stato preso perché necessario per portare avanti l’attività sportiva: allenatori e operatori sono stati formati nel caso di emergenze, così si danneggia una iniziativa a favore di più piccoli». Come detto da quando ci si è accorti del furto molti abitanti si sono fatti avanti e hanno condannato il gesto oltre a offrirsi di partecipare alla spesa per riacquistarlo: «Ho detto ai tanti che lo hanno fatto - conlcude don Gabriele - che adesso abbiamo chiesto dei preventivi, vedremo quale sarà la spesa e troveremo la soluzione. Intanto grazie a tutti i parrocchiani e alla città. Aprilia si conferma una comunità che sul piano della solidarietà non si tira mai indietro, lo dimostrano queste ore e lo dimostra la partecipazione alle raccolte e alle attività in favore dei più bisognosi che anche noi organizziamo».
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