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Giudiziaria

Processo Assedio, il Comune si costituisce parte civile anche contro Sergio Gangemi

Il giudice accoglie le richieste dell’ente di piazza Roma e delle associazioni antimafia nei confronti del 51enne che ha scelto l’abbreviato. Dal gup no al rito condizionato per Nabil Salami

Mafia, in 20 subito a processo

Il Comune di Aprilia e le associazioni antimafia si costituiscono parte civile anche contro Sergio Gangemi nel processo Assedio. Ieri davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Alessandra Boffi, sono comparsi gli imputati che hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato: Sergio Gangemi, Gianluca Vinci e Gianluca Mangiapelo. Nel corso dell’udienza l’Ente di piazza Roma, rappresentato dall’avvocato Massimo Sesselego, e tre associazioni (Reti di Giustizia-Il Sociale contro le mafie, Libera e l’associazione Antonino Caponnetto) hanno chiesto di costituirsi parte civile nei confronti di Gangemi; l’imprenditore 51enne viene considerato dagli inquirenti una sorta di mentore del presunto boss Patrizio Forniti, l’aggancio con la criminalità organizzata calabrese. Nel corso della giornata anche un commerciante di Aprilia ha chiesto di poter essere parte civile, tutte e cinque le richieste sono state accolte dal giudice anche se l’ultima potrà essere oggetto di eventuale revoca alla prossima udienza dopo una verifica più approfondita dell’interesse a costituirsi. Diversa invece la posizione di Vinci e Mangiapelo, accusati di reati minori, verso i quali nessuno ha manifestato la volontà di costituirsi in giudizio.


No all’abbreviato per il genero di Patrizio Forniti

E’ stata invece rigettata la domanda di rito abbreviato condizionato presentata da Salami Nabil, compagno della figlia di Patrizio Forniti, arrestato a luglio 2024. Il gup ha detto «no» a questa richiesta, gli atti sono dunque tornati al gip che dovrà ritrasmetterli al Tribunale di Latina per l’individuazione di un nuovo collegio. L’udienza per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato è stata aggiornata al 26 gennaio 2026, quando ci sarà la discussione con tutte le parti, mentre nell’udienza successiva (prevista il 13 febbraio 2026) sono previste le repliche e la sentenza.

Nel frattempo tra pochi giorni nell’aula del Tribunale di Latina proseguirà il filone principale del processo Assedio, quello che vede ben 16 imputati tra i quali i presunti vertici del sodalizio criminale (dediti al commercio di droga ed estorsioni) a esclusione di quello che è ritenuto il boss, Patrizio Forniti, sfuggito alla cattura insieme alla compagna Monica Montenero e per questo motivo ricercato dal 3 luglio 2024. A giudizio anche una serie di imprenditori sia di Aprilia che di Latina e l’ex sindaco Lanfranco Principi, ritenuto il referente politico del sodalizio a cui sarebbero stati garantiti i voti necessari alla sua prima elezione che lo portò a ricoprire la carica di vice sindaco nella Giunta Terra. Nel corso dell’udienza in programma martedì 21 ottobre verranno ascoltati alcuni collaboratori di giustizia e due testimoni del pm.

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