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Il fatto

Il «badge di cantiere» diventa legge nazionale

Lo strumento promosso da Ance è ora modello per la sicurezza sul lavoro

Il «badge di cantiere» diventa legge nazionale

La firma del protocollo nel 2023 in Prefettura

Il recente decreto approvato dal Governo in materia di sicurezza sul lavoro segna una svolta significativa anche per la provincia di Latina. Tra le principali novità del provvedimento spicca l’introduzione del “badge di cantiere” per tutte le imprese che operano in appalto e subappalto, una misura che mira a rafforzare la tutela dei lavoratori e la trasparenza nei cantieri. Per il territorio pontino si tratta di un riconoscimento importante: quel badge, infatti, nasce da un’esperienza costruita proprio qui, grazie al lavoro congiunto tra istituzioni, imprese e parti sociali.

Lo ricorda il presidente di ANCE Latina, Pierantonio Palluzzi, che ha sottolineato come il percorso che ha portato a questa innovazione normativa “nasca da lontano”. Già nel Contratto integrativo provinciale dell’edilizia di Latina del 2022, l’associazione dei costruttori e le organizzazioni sindacali avevano previsto l’introduzione del badge di cantiere come strumento di tracciabilità e sicurezza, accompagnato da un sistema premiante per le imprese virtuose, cioè quelle in regola con gli obblighi contrattuali, la formazione e le norme di sicurezza. Un impegno concreto per contrastare il lavoro irregolare e il dumping contrattuale, fenomeni che da anni incidono sul comparto edilizio e sull’economia del territorio.

Il 2023 è stato l’anno in cui quel percorso ha assunto una dimensione istituzionale più ampia. In Prefettura, in Provincia e al Comune di Latina, ANCE Latina ha sottoscritto una serie di protocolli per la legalità e la sicurezza, che hanno fissato regole comuni per tutti gli operatori del settore. In particolare, l’accordo siglato con la Provincia di Latina lo scorso 15 marzo ha previsto l’obbligo per tutte le imprese in appalto e subappalto di attivare il badge di cantiere presso la Cassa Edile. Si è così creato un modello di riferimento, basato su tracciabilità e trasparenza, al quale hanno successivamente aderito anche altre stazioni appaltanti della provincia.

Oggi, con il decreto del Governo approvato il 28 ottobre, quella buona pratica territoriale viene riconosciuta a livello nazionale. Il provvedimento, inserito nel pacchetto di misure sulla sicurezza sul lavoro, prevede che tutte le imprese edili, pubbliche e private, debbano dotare i propri dipendenti di una tessera digitale di riconoscimento, dotata di codice univoco anticontraffazione e collegata a una piattaforma informatica nazionale. Il badge conterrà i dati essenziali del lavoratore, della ditta di appartenenza e della commessa, consentendo controlli immediati su presenze, contratti e regolarità contributiva. È previsto inoltre un rafforzamento dell’attività ispettiva, l’introduzione di premi e incentivi per le imprese virtuose e l’inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le norme o non possiede la “patente a crediti” obbligatoria per operare nei cantieri.

La norma, sottolineano le principali fonti istituzionali, si inserisce in un quadro più ampio di riforme che mirano a rafforzare la cultura della sicurezza e a combattere il lavoro sommerso. Secondo Palluzzi, “il riconoscimento normativo oggi sancito dal Governo conferma la validità di un’esperienza nata dal basso e costruita nel dialogo tra ANCE Latina, le organizzazioni sindacali e le istituzioni”. È un passaggio che testimonia come il mondo delle costruzioni, quando lavora in sinergia con il territorio, possa diventare protagonista dell’innovazione e della sicurezza.

Per la provincia di Latina, dove l’edilizia rappresenta un settore economico di grande rilevanza ma anche uno dei più esposti a rischi e irregolarità, l’introduzione del badge costituisce uno strumento decisivo di tracciabilità e responsabilità. La misura permette di monitorare in tempo reale chi opera in cantiere, quali imprese sono coinvolte e se rispettano gli obblighi formativi e contributivi, favorendo una competizione leale e premiando chi rispetta le regole. È, in sostanza, un passo avanti verso una filiera più pulita e trasparente.

Naturalmente, restano alcune questioni aperte legate all’attuazione pratica della norma. Le modalità tecniche e operative del badge saranno definite nei prossimi mesi, e sarà fondamentale che i controlli siano efficaci e capillari, affinché lo strumento non resti una semplice formalità. Le imprese, soprattutto quelle di dimensioni minori, dovranno adeguarsi rapidamente, sostenendo costi e percorsi di formazione, ma il sistema premiale potrà aiutare a bilanciare gli oneri.

C’è poi un aspetto culturale da consolidare: la sicurezza non può essere vista solo come un adempimento burocratico, ma come un valore condiviso. È la stessa logica che ha guidato il lavoro di ANCE Latina negli ultimi anni, attraverso la collaborazione con Prefettura, Provincia e sindacati, e che ora trova conferma in una norma nazionale.

Il “badge di cantiere” pontino, nato come strumento locale di legalità e trasparenza, diventa così il simbolo di un modello esportato a livello nazionale. Un riconoscimento per un territorio che, attraverso la cooperazione e la lungimiranza delle sue istituzioni, ha saputo anticipare i tempi e proporre una soluzione concreta a uno dei problemi più gravi del settore: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come conclude Palluzzi, “il modello pontino dimostra che quando il mondo delle costruzioni lavora in sinergia con il territorio, sa essere protagonista dell’innovazione e della sicurezza”. Una lezione che oggi, con la forza della legge, parla a tutto il Paese.

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