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Cronaca

Incendio sul Nilo, rientrati in Italia i due cittadini di Pomezia

Il sindaco Felici: "Esprimo la mia più sincera vicinanza e solidarietà ai due cittadini di Pomezia coinvolti nell’incendio sulla nave da crociera Empress"

Incendio sul Nilo, rientrati in Italia i due cittadini di Pomezia

Sospiro di sollievo per la comunità di Pomezia: i due concittadini coinvolti nell’incendio divampato nei giorni scorsi sulla nave da crociera "Empress", durante una vacanza sul Nilo, sono rientrati oggi in Italia.

I due passeggeri, evacuati insieme a tutti gli altri a bordo, hanno vissuto momenti di grande concitazione e hanno dovuto abbandonare ogni effetto personale, inclusi documenti, telefoni, denaro e abiti. Tuttavia, la notizia principale è il loro stato di salute: fortunatamente stanno bene.

L'operazione di rientro e assistenza è stata gestita con grande coordinamento dalle istituzioni italiane. La Farnesina ha fatto sapere che l’Ambasciata d’Italia al Cairo, in stretto contatto con le autorità egiziane e con il Console onorario a Luxor, ha seguito la vicenda sin dai primi momenti. L'organizzazione del viaggio di rientro è avvenuta grazie alla collaborazione tra l’Unità di Crisi, il Console, l’agenzia di viaggio e il tour operator.

Il ringraziamento del Sindaco Felici

Il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici, ha espresso la vicinanza della comunità ai due concittadini, manifestando grande sollievo per la conclusione positiva della vicenda.

“Esprimo la mia più sincera vicinanza e solidarietà ai due cittadini di Pomezia coinvolti nell’incendio sulla nave da crociera Empress, durante una vacanza sul Nilo. Il loro rientro in Italia è motivo di grande sollievo per tutta la nostra comunità. Hanno vissuto momenti difficili, dovendo abbandonare ogni effetto personale, ma fortunatamente stanno bene,” ha dichiarato il Sindaco Felici.

Il Sindaco ha infine rivolto un ringraziamento alle istituzioni che si sono adoperate per garantire la sicurezza e il pronto rientro dei due cittadini: "Ringrazio la Farnesina, l’Ambasciata d’Italia al Cairo, il Console onorario a Luxor, l’Unità di Crisi e tutti coloro che si sono attivati con prontezza per garantire assistenza e organizzare il rientro."

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